martedì, ottobre 31, 2006

L’esercito a Napoli?

Dopo la nuova ondata di violenza nel Napoletano (l’ennesima purtroppo), si sta discutendo sull’opportunità di mandare l’esercito, più di un migliaio di uomini, a presidiare la città del Vesuvio. Ritengo che sia un fatto positivo l’interessamento del Governo per una situazione, quella napoletana, così delicata e decennale. Il fatto è che, per il momento, sento parlare solo di esercito e non di altre iniziative. Se si spera di risolvere la situazione grazie alle sole forze militari penso che ci si trovi su una strada sbagliata. L’esercito, per antonomasia, è una forza di repressione ed in quanto tale può servire soltanto per una situazione di emergenza temporanea, non come soluzione ad una questione ben più complessa. Infatti, gli omicidi non sono il frutto di una violenza fine a se stessa ma sono inquadrati in un sistema nel quale è la camorra ad avere il predominio del territorio. In questo contesto, ogni omicidio ha una particolare valenza ed uno specifico significato. Bisogna attivare dei programmi che tengano conto di un tale scenario e che possano incidere sul lungo termine. Se a tutto ciò aggiungiamo l’incriminazione di numerosi politici e dirigenti per associazione di stampo camorristico, comprendiamo come l’intervento dell’esercito sia solamente un inutile tampone d’emergenza. Perché non iniziare a fare una seria pulizia nelle alte sfere del potere? Mandare l’esercito a Napoli è come sperare di far guarire un malato di cancro con un’aspirina. Servono politiche responsabili da parte del Governo, in particolar modo da questo di centrosinistra. Servirebbe un esercito della cultura e della legalità impiegato a tempo pieno, perché il vero problema è proprio quello culturale. Con la repressione fine a se stessa non si potranno fare dei grossi passi in avanti per risolvere la situazione. L’unico effetto immediato potrebbe essere una tregua momentanea degli omicidi che riprenderanno non appena l’Esercito avrà terminato il suo compito. Proprio questo potrebbe essere il momento giusto per dare una svolta alternativa alla città di Napoli. Temo, purtroppo, che, come al solito in Italia, tutto finirà in una bolla di sapone…

sabato, ottobre 28, 2006

Gli sconti all'italiana

Come volevasi dimostrare, alla fine sono arrivati ulteriori sconti alle squadre di calcio interessate dal polverone estivo. Juventus e Lazio hanno usufruito di un abbuono di 8 punti, la Fiorentina 4 ed il Milan è rimasto così come era prima cioè a - 8 punti di penalizzazione. Siamo alle solite in questo Paese, basta fare un pò di casino e le pene venogno subito ridotte. Ricordo che già fra la prima sentenza e la seconda vi era stata una bella differenza in termini di penalizzazioni. L'impressione è che in Italia si voglia sempre dare l'impressione di fare giustizia a caldo ma, una volta passata la bufera, si cerchi di trovare un comporomesso che non risolve nulla. Una specie di indulto sportivo, ecco quello che è successo. Sembrava che il mondo del pallone dovesse uscire a pezzi dalla vicenda estiva e,invece, ci ritroviamo in una situazione imbarazzante ancora una volta. Quando si deciderà di fare giustizia veramente in questo Paese? Quando verrà il tempo in cui chi ha sbagliato pagherà pienamente per ciò che ha fatto? Qualcuno potrebe obiettare che i processi al calcio erano stati svolti in breve tempo e che le penalizzazioni erano ingiuste. Il prbolema rimane, però...Perchè allora non fare un processo serio e responsabile fin dall'inizio invece di fingere di essere duri e poi ammorbidirsi col tempo? Siamo in presenza della solita vicenda all'italiana. E non è finita...

venerdì, ottobre 27, 2006

Le manovre Finanziarie…

Si preparano gli emendamenti alla Legge Finanziaria su cui, probabilmente, verrà posto il voto di fiducia. Berlusconi ha ben poco da dire visto che anche lui, nel precedente Governo, aveva usufruito di tale pratica. Le proteste sulla Finanziaria si susseguono un po’ ovunque, ma quelle che più balzano all’occhio sono quelle messe in scena da parte degli imprenditori del Nordest. Da poco sono uscite le medie delle dichiarazioni dei redditi da parte degli autonomi. Visto che la maggior parte di essi dichiara meno di € 40.000 non capisco il motivo di tali proteste. Anzi, dovrebbero essere contenti perché con le recenti modifiche apportate alla finanziaria, avrebbero vantaggi anche essendo single fino a circa € 40.000 di reddito. Secondo me, dovrebbero essere i lavoratori dipendenti a scendere in piazza contro la vergogna dell’evasione fiscale da parte degli autonomi. Ieri, nel programma di Santoro, hanno detto che le spese militari cresceranno di 3 miliardi con questa Finanziaria parallelamente ad un taglio della Sanità equivalente. Dico io, ma stiamo scherzando? Vorrei ricordare a Prodi e compagni che questo non è più il Governo Berlusconi, sveglia sveglia! Intanto, aspettiamo che si faccia chiarezza sulle tasse per i Suv, prima introdotte, poi abolite, poi bo! Anche gli incentivi alle auto Euro 4 sembrano essere spariti, così come le normative sugli alcolici ai minorenni, compensate dalla stangata sulle accise dei superalcolici. In realtà, si fa veramente fatica a seguire tutti i cambiamenti quotidiani riguardanti la Manovra. Soltanto una volta approvata definitivamente si potranno avere dei punti fermi e chiari sui quali discutere.
Intanto, all’orizzonte si profila un nuovo scandalo legato alle intercettazioni eccellenti. Nel mirino, fra gli altri, Prodi e la sua compagna, Dini, Ciampi, i figli di Berlusconi, alcuni calciatori, Sabrina Ferilli, Ricucci e….aspettiamo ancora!

Buon compleanno!

Oggi, 27 ottobre, per tutti è una giornata normale. Non per me, in quanto esattamente un anno fa ho aperto questo blog! Forse non vi interessa, ma per me essere riuscito a tenere un blog online per un anno è stato un grande successo. Vorrei ringraziare tutti gli amici, bloggers e non, che hanno avuto la pazienza di leggere e commentare i miei post. Ringrazio Liberoblog che ha pubblicato ben quattro miei articoli sulla homepage ed in particolar modo quello sulle elezioni politiche che mi ha permesso di totalizzare in una sola giornata circa 3000 contatti...Non vorrrei dilungarmi troppo, e spero di poter festeggiare fra un anno il secondo compleanno. Grazie ancora a tutti voi!

Informatore.

martedì, ottobre 17, 2006

Tagli alla scuola? No, no, no

Alla presentazione delle manovra Finanziaria avevamo appreso che circa 150.000 insegnanti sarebbero diventati di “ruolo” nel prossimo triennio. Inoltre, gli insegnanti ed il personale scolastico dovrebbero usufruire del rinnovo del contratto di lavoro per adeguarsi al costo della vita. Ora, però, si apprende che la Finanziaria dovrebbe apportare un taglio al personale scolastico di circa 50.000 unità. Il taglio sarebbe giustificato da una riduzione del numero delle classi e da un conseguente innalzamento del numero degli studenti per classe. A questo punto, fra nuove immissioni in ruolo e tagli calcolati, bisognerà capire effettivamente se, nel computo complessivo, si avrà un taglio del personale oppure no. Comunque sia, mi vorrei soffermare brevemente sull’importanza del sistema scolastico, la vera spina dorsale di ogni Paese. E’ curiosa la proposta di ridurre a priori il 10% dei bocciati ogni anno in modo da risparmiare sugli insegnanti. Passata la curiosità per una tale proposta, emerge, però, un profondo sconcerto. Siamo in presenza di un vero e proprio “Condono Educativo” (inventato da me stesso.), grave quanto quelli fiscali operati dal Governo precedente. Ma come si può pensare di risparmiare diminuendo il numero dei bocciati? Si dovrebbe, invece, cominciare a pensare in termini meritocratici, premiando chi studia e bocciando chi non lo fa, anziché pensare al risparmio. Come puoi motivare gli studenti a studiare quando affermi di voler ridurre il numero dei bocciati? E’ come voler far pagare le tasse ad un evasore promettendo un condono fiscale in breve tempo. Ne va di mezzo la cultura di un paese, il suo futuro, la competizione con gli altri paesi. Già oggi, cani e porci arrivano a conseguire la Maturità (e in alcuni casi anche la Laurea) il cui valore è praticamente pari a zero, e si parla di diminuire i bocciati a priori? Gli studenti devono imparare a studiare, vanno a scuola per quello, non per ottenere un pezzo di carta che è soltanto il coronamento finale di un percorso di studi.
Se iniziamo anche con i condoni educativi siamo sulla strada sbagliata, quella che potrebbe proseguire con un taglio alle risorse scolastiche. Investiamo nella scuola, investiamo nelle nuove tecnologie, in scambi interculturali, nelle lingue (in cui gli italiani fanno semplicemente pena). Ci sono scuole che cadono a pezzi, che non hanno i pennarelli, la carta, che hanno il riscaldamento che non funziona. Basta con i tagli, un governo di centrosinistra non può e non deve tagliare la scuola. L’indulto è stato un grave errore ma deve rimanere un episodio isolato, altrimenti addio Unione alle prossime elezioni. Noi elettori (parlo personalmente) ci stiamo disaffezionando ogni volta che vediamo provvedimenti (o semplici proposte) del genere.

lunedì, ottobre 16, 2006

Vergognatevi!

Nell’appena trascorso fine settimana abbiamo assistito alla coraggiosa manifestazione capeggiata da Galan(presidente del Veneto) da parte di artigiani, commercianti e industriali in quel di Treviso, florida cittadina del ricco Nord-Est. La foto, che ho preso dal sito di Repubblica, mostra un cartello con la scritta “Prodi ruba agli artigiani e da ai compagni”. I manifestanti, circa 3000, si sono lamentati per l’introduzione di alcuni provvedimenti che, secondo loro, penalizzerebbero il lavoro autonomo. Sono anche arrivati a dire che la manovra finanziaria sarebbe una “lotta di classe”. Perché, dunque, si dovrebbero vergognare? Il motivo è semplice: qualche giorno fa sono uscite le tabelle con le dichiarazioni medie dei redditi annui per settore d’impresa. Bene, i gioiellieri dichiarano un reddito lordo compreso fra 12.000 e 21.500, meno di un maestro elementare. I proprietari di autosaloni di alcune regioni 16.000 cioè circa 1.000 euro al mese…Addirittura, quelli di Bolzano hanno dichiarato 1.200 all’anno! Vogliamo parlare dei tassisti, categoria protagonista di aspre manifestazioni contro il decreto Bersani? Bene, in Lombardia e nel Lazio dichiarano più o meno sui 12.000 euro l’anno, praticamente dei morti di fame. I ristoratori laziali 12.000 circa, cioè meno dei loro camerieri mentre in Lombardia quasi 15.000 ma,si sa, Milano è più cara di Roma…Mi dispiace per gli agenti immobiliari, mortificati da un reddito annuo di circa 17.000. E' facile capire come queste cifre siano piuttosto esigue rispetto ai redditi effettivamente percepiti e come l’evasione e l’elusione fiscale siano un problema allarmante per l’Italia. La cosa che fa rabbia è che le categorie suddette si lamentano sempre ma poi non pagano le tasse avendo pure il coraggio di protestare contro Prodi che “ruba agli artigiani”. Dai dati evidenziati, pare che a rubare, e parecchio, siano proprio gli autonomi, ormai cullati sugli allori dei condoni fiscali di Berlusconi e di un sistema, in generale, che non è mai riuscito a far pagare le tasse a tutti in modo equo. Le tasse sono alte? Può essere vero, può non esserlo, ciò che conta è che i lavoratori dipendenti sono costretti a pagarle tutte essendo impossibilitati ad evadere. Chi mantiene gli ospedali, le scuole, i servizi sociali, le strade, gli investimenti pubblici? Risposta semplice: i lavoratori dipendenti, non i tassisti che dichiarano 12.000 euro all’anno, si lamentano e, allo stesso tempo, usufruiscono dei vari servizi pubblici pagati coi soldi dei dipendenti. Vergognatevi ancora autonomi (tranne quelli che pagano veramente…) e tenete il becco chiuso finchè non avrete sborsato fino all’ultimo centesimo di tassa. Per il resto, per me potete guadagnare quanto volete ma fatelo onestamente!

venerdì, ottobre 13, 2006

USA: perchè non attaccate la Corea del Nord?

La Corea del Nord è un Paese di circa 22.000.000 di abitanti e la capitale è Pyongyang (circa 2.500.00). Ufficialmente la Corea del Nord è detta “Repubblica Democratica popolare di Corea”. In realtà, la si potrebbe definire semplicemente una Dittatura Comunista, retta da Kim-Jong-il, dittatore che ama i film americani ma priva la sua popolazione di ogni tipo di libertà. Pensate che le partite del Campionato italiano vengono trasmesse in differita di qualche anno. Per loro, probabilmente, è ancora la Roma la squadra campione d’Italia. La dittatura stalinista ed autoritaria della Corea del Nord, come ogni paese dittatoriale che si rispetti, è restia alle buone maniere ed ai rapporti diplomatici (ma anche l’USA lo è in un certo senso….). La popolazione è ridotta alla fame e si accontenta di ricevere la razione giornaliera di cibo dopo lunghe file. Nessuno può liberamente visitare il Paese, può solamente essere accompagnato dalle guide in luoghi specifici, ma mai abbandonare il percorso predefinito.
Bene, questo Paese, ultimamente, è balzato alla cronaca per aver compiuto esperimenti nucleari e per aver minacciato di effettuarne degli altri. Ovviamente si è levato un coro di disapprovazione da tutto il mondo che ha condannato pesantemente gli episodi, minacciando sanzioni di tipo economico. La situazione, ora, pare in stand-by e può essere paragonata ad una mina anti-uomo pronta ad esplodere non appena sfiorata. Gli Usa, per il momento mostrano una certa prudenza cercando di usare lo strumento diplomatico pur essendo poco abituati a farlo. La domanda da un milione di dollari è questa:

Perché gli USA non attaccano la Corea del Nord? Ha tutti i requisiti (vedi Iraq) per esserlo:

1) Dittatore che priva la libertà.
2) Continue e ripetute minacce all'Occidente ed agli altri Paesi.
3) Presenza di armi di distruzione di massa.
4) Esperimenti nucleari già effettuati.


Gli ingredienti per un attacco ci sono tutti e sono anche più pepati di quelli presenti prima dell’attacco all’Iraq. Se l’Iraq è stato attaccato per la presunta presenza di armi di distruzione (poi non trovate), perché non attaccare la C. del N. che le armi le ha sicuramente e, per di più, le ha anche già usate?

Non sarebbe meglio restituire la libertà ad un Paese in ginocchio, esportare la democrazia, gli ideali di pace, giustizia e civiltà? Pensateci USA, le condizioni ci sono tutte!

Ovviamente scherzo ma, da una tale situazione, è facile comprendere le balle che gli USA ed i suoi alleati ci hanno raccontato e ci raccontano a proposito di libertà, democrazia, minacce per l'occidente etc… La verità è che agli USA interessano solo i soldi, il profitto, il petrolio. La Corea del Nord non ha risorse tali da attirare gli interessi USA…

mercoledì, ottobre 11, 2006

Perché vi hanno bloccato?

Il Garante per la privacy ha vietato la messa in onda del filmato realizzato dalle Iene in cui, con la scusa di un’intervista, alcuni dei nostri parlamentari (50) vengono sottoposti ad un test antidroga attraverso un drug wipe, un tampone frontale in grado di rilevare l’assunzione d droghe nelle ultime 36 ore. Secondo i risultati delle analisi, il 32% dei Parlamentari analizzati farebbe uso di droghe ed, in particolare, il 24% di cannabis e l’ 8% di cocaina.
La decisione del Garante riguarda il metodo con il quale i parlamentari sono stati sottoposti al test e, cioè, in maniera non consapevole e non autorizzata. Il provvedimento recita: "Il blocco dell'ulteriore trattamento, in qualunque forma, di ogni dato di natura personale raccolto e trattato nel caso in esame, consistente in informazioni, immagini e risultanze di test". Va detto che, nella puntata di ieri, le Iene hanno precisato che nessun parlamentare sarebbe stato riconoscibile nel servizio e, tantomeno, individuabile in caso di assunzione di droga poiché i tamponi venivano raccolti in un unico contenitore e non vi erano dei segni identificativi. I risultati, pertanto, sarebbero stati forniti in modo aggregato e non individualmente. A questo punto, mi chiedo perché il Garante non abbia visionato il servizio prima di bloccarne la messa in onda anziché creare delle polemiche assurde. Il punto centrale non è certo il metodo delle analisi ma il risultato finale. Alla fine dei conti, è stato più divertente tutto il contorno e le polemiche sulla messa in onda del servizio che il servizio stesso che, probabilmente verrà mandato in onda la settimana prossima. Rimane il fatto che il mondo politico è rimasto scosso da quanto accaduto, fingendo di ignorare il fatto che molti parlamentari fumino o tirino. Inoltre, è molto plausibile che anche i deputati del centrodestra, quelli più bacchettoni nei confronti delle droghe, facciano uso di droghe (secondo me cocaina). Prima votano un inasprimento delle pene e poi ci cascano pure loro? Se, come ha affermato qualcuno (Giovanardi e Casini), il test fosse del tutto inattendibile, perché non sottoporre tutti i parlamentari ad un esame più sicuro? Se nessuno ha qualcosa da nascondere si faccia avanti…Personalmente, ritengo che 4 deputati su 50 che tirano di coca siano, tutto sommato, anche pochi rispetto a quello che avrei pensato… In realtà, i Parlamentari si sarebbero dovuti stupire in senso opposto, rallegrandosi del basso numero di colleghi con il naso bianco…Con una certa invidia, chiedo a coloro che hanno utilizzato la cannabis se almeno fosse buona...

venerdì, ottobre 06, 2006

La Pupa ed il Secchione: reality o fiction?

Pare che il reality di Italia 1 condotto da Federica Panicucci e da Enrico Papi stia riscuotendo un vero e proprio successo nonostante le quasi quattro ore di programmazione...Personalmente, ho avuto modo di vedere qualche spezzone e qualche striscia quotidiana. Per chi non fosse informato, il reality è basato su coppie in cui il maschio è un “Secchione” inteso come un ragazzo/uomo che si interessa alla cultura, laureata, imbranato con le donne, che non hai mai baciato né avuto rapporti sessuali di alcun genere; la donna, invece, è la “Pupa” intesa come ignorante, belloccia, provocante, infarcita di gossip, di cubi da discoteca e di aspirazioni da velina (una certa Silvia nella vita sarebbe “aspirante sosia di Paris Hilton”, bel lavoro eh?). Gli stereotipi del secchione imbranato e della bella ignorante e stupidina sono rispettati in pieno e portati all’esasperazione, altrimenti non si sarebbe potuto costruire un reality…
Tornando alla questione posta nel titolo dell’articolo “reality o fiction?”, il mio auspicio è che si tratti di una fiction. Il perché è da ricercarsi nella figura della “Pupa”, ragazza totalmente ignorante che sembra venuta da un pianeta lontano della galassia ed incapace di riconoscere una foto di Bush, di Agnelli o di Leonardo da Vinci. Non è pensabile che una ragazza che vive nel mondo di oggi, in cui l’esposizione alle informazioni è molto alta, non sappia chi sia Bush o che l’Abruzzo sia una regione italiana. Un’ignoranza senza scusanti e di cui, se fosse vera, dovremmo iniziare a preoccuparci seriamente, a partire da un mea culpa di tutto il sistema scolastico italiano. Non è in alcun modo accettabile che delle persone che vivono nel mondo possano avere lacune di un certo tipo. Inoltre, nel reality, i membri delle coppie devono insegnarsi reciprocamente qualcosa. I secchioni insegnano nozioni di geografia, scienze, storia, letteratura etc…Le Pupe, invece, cosa insegnano? La storia di Briatore, i nomi delle Veline, i gossip della Costa Smeralda, i rudimenti di un abbordaggio in discoteca. Ma si possono mettere sullo stesso piano i due tipi di insegnamenti? E’ veramente necessario sapere il nome della fidanzata di Briatore in cambio di avere informazioni su Dante Alighieri (neanche riconosciuto in foto)? Ritengo assolutamente di no, e la cosa preoccupante è che davanti alla televisione ci sono milioni di persone che guardano e pensano che la cultura sia anche sapere con chi sta Bobo Vieri. Questo discorso, però, non varrebbe se fossimo in presenza di una fiction in cui le ragazze recitano di non sapere. Mi auguro che sia veramente una fiction, almeno guarderei il programma molto più rilassato…

giovedì, ottobre 05, 2006

Legge Finanziaria: alcune considerazioni.

Dopo neanche una settimana dalla presentazione della finanziaria, iniziano ad arrivare le prime proteste da autorevoli esponenti dell’Unione, in particolar modo dai sindaci: Domenici (Firenze), Veltroni (Roma), Chiamparino (Torino), Cofferati (Bologna), Jervolino (Napoli). L’oggetto della protesta è il taglio agli enti locali previsto dalla manovra che, secondo i sindaci, provocherà una situazione insostenibile e preoccupante. I comuni, infatti, neanche incrementando le tasse comunali riuscirebbero a far fronte ai tagli, con conseguenze pesanti su alcuni servizi fondamentali. E’ ovvio che se lo dicono anche i sindaci vicini al centrosinistra la questione si fa ancora più preoccupante ed evidentemente deve essere modificata qualcosa. E’ incredibile, in effetti, come durante la campagna elettorale l’Unione avesse ripetutamente accusato la CDL di aver tagliato i fondi agli enti locali, il che si era ripercosso sulle tasche dei cittadini azzerando l’esiguo beneficio derivante dalla modesta riduzione delle tasse da parte della CDL. Ora, non si può tollerare un comportamento simile da parte del nuovo Governo anche se Prodi ha già manifestato la sua disponibilità a trattare.
La sinistra radicale ha protestato per il finanziamento delle missioni di pace all’estero (labile il confine tra pace e guerra) che ammonta a 3 miliardi spalmati in tre anni. La proposta è quella di votare di volta in volta le varie missioni destinando quelle risorse ad altri settori. Personalmente sono d’accordo perché 1 miliardo di euro all’anno non è poco e potrebbe servire per dare più servizi sociali o agevolazioni alle imprese. Per le missioni si vedrà quando ce ne sarà bisogno.
Intanto, hanno già deciso lo stralcio della norma sul divieto di vendere alcolici ai minori di 18 anni. Peccato, era una buona idea in linea con la maggior parte degli standard europei (soprattutto nordeuropei) ma, probabilmente, gli interessi economici misti ad una sfiducia totale nella corretta attuazione della norma hanno portato a cambiare idea. Vedremo.
Per quanto riguarda la questione tasse, i “ricchi” si lamentano per l’aumento delle aliquote mentre dall’altra parte si tira un sospiro di sollievo. A guardare la TV e a sentire le parole della CDL e del Governo sembra che ci sarà, da una parte, un impoverimento del ceto medio degno della crisi scoppiata in Argentina e, dall’altra, un arricchimento tale da consentire l’acquisto repentino di macchine di lusso. Senza elencare nel dettaglio quanto si perde e quanto si guadagna (tabelle che potete trovare qui), si può dire che, tra coloro che guadagnano, ci sarà un incremento netto annuo che oscilla fra 49 e 789 Euro (reddito lordo di € 21.500 con coniuge, due figli a carico di cui uno minore di 3 anni) e, tra coloro che perdono, ci sarà una perdita annua che oscilla fra 390 (circa 35 euro al mese!) e 1.780 ( ma chi guadagna oltre 100.000 e senza nessuno a carico!) . Come si può notare, vi è una certa redistribuzione del reddito ma non tale, a mio parere, da utilizzare termini come “macelleria sociale” o tale da giustificare trionfalismi esasperati nel nome della giustizia sociale.

martedì, ottobre 03, 2006

Una finanziaria comunista?

Durante lo sciopero dei giornalisti è stata presentata la Finanziaria, la prima del nuovo Governo.
Una manovra da 33,4 miliardi che, a detta del centrodestra, sarebbe punitiva per le tasche degli italiani. E’ ovvio che alla presentazione di una legge Finanziaria l’opposizione sia sempre critica e prometta manifestazioni di piazza. La CDL insiste con il fatto che questa Finanziaria punisce i cittadini (il ceto medio) e mette le mani nelle tasche degli italiani. Forse Tremonti ed i suoi cari amici non si ricordano più di quanto abbiano messo le mani nelle tasche degli italiani, seppur indirettamente, evitando qualsiasi tipo di controllo sull’aumento dei prezzi dopo l’entrata dell’Euro.

Veniamo, ora, ai punti cruciali della nuova Finanziaria:

1) Variazione delle aliquote che diventano 5:

Esenti : fino a € 8.000 reddito lordo annuo

23% fino a € 15.000

27% fra 15.000 e 28.000

38% fra 28.000 e 55.000

41% fra 55.000 e 75.000

43% oltre i 75.000 (precedente aliquota 43% oltre i 100.000)


2) Detrazioni per figli a carico dagli 800 (fino a i 18) ai 900 (per figli con meno di 3 anni) Euro all’anno, non poco. Inoltre, le detrazioni diminuiscono all’aumentare del reddito fino al limite di
€ 95.000 (prima era di 78.000

3) Parte la riduzione del cuneo fiscale (differenza fra costo del lavoro e retribuzione netta). I vantaggi della riduzione andranno per il 60% alle imprese e per il 40% ai lavoratori, ma solo a quelli con redditi medio bassi.

4) Lotta evasione fiscale: controlli più severi sull’emissione degli scontrini. I commercianti potranno rischiare la chiusura del locale dopo una trasgressione (prima erano tre).
Possibilità per gli studenti fuori sede di detrarre il 19% dell’affitto mensile fino ad un massimo di 500 euro. Prevedibile un ulteriore aumento degli affitti, che però sarà compensato dalla detraibilità.

5) Innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni con conseguente innalzamento dell’età lavorativa.

6) Taglio agli enti locali per 4,3 miliardi. Gli enti locali possono introdurre nuove tasse per recuperare i soldi persi coi tagli ed aumentare l’Irpef dallo 0,5% allo 0,8%. Al vaglio la possibilità di introdurre una tassa di soggiorno per t turisti (massimo € 5 a notte). Ma per le città non turistiche come si farà?

7) Divieto di vendere alcolici ai minori di 18 anni e di vendere e somministrare alcolici negli autogrill. Per quanto riguarda il divieto di vender alcolici ai minori di 18 anni, non si è ben capito se per vendita si intenda anche il consumo al banco nei locali/bar o soltanto il divieto di vendita nei supermercati. In entrambi i casi, personalmente dubito che questa legge venga applicata con rigore, siamo in Italia!

8) Tassa sui SUV, € 2 a Kw. Inoltre i soldi recuperati con le tasse su questo tipo di autovetture verranno messi a disposizione sotto forma di incentivi per l’acquisto di automobili meno inquinanti.
Inoltre, chi possiede una vettura Euro 4 o 5 avrà l’esenzione del bollo per 2 anni.

C’è chi ha avuto il coraggio di commentare, vedi Fabio Grosso: «Adesso tutti i possessori di utilitaria saranno contenti. Non so davvero che cosa gli abbiamo fatto, ma se c'è da pagare, pagherò». Anche Carlo Ancelotti ha da dire qualcosa: «Siamo tornati indietro di vent'anni con questa tassa». Addirittura Maria Teresa Ruta afferma di voler lasciar perdere l’acquisto del suo nuovo SUV per via della tassa. Ricordiamo che più o meno la tassa sarà nell’ordine di € 250-350.
Che questi personaggi miliardari abbiano qualcosa da dire in merito mi sembra piuttosto ridicolo.

9) Trasferimento di una quota del Tfr all’INPS.

10) Tagli di fondi alla scuola compensati con l’assunzione, per il triennio 2007-2009, di 150.000 docenti, più incentivi volti all’ammodernamento degli strumenti didattici (Computer).

11) Taglio agli stipendi di Ministri e sottosegretari del 30% dal prossimo anno.

12) Detrazioni di una parte dei costi sostenuti dalle famiglie con figli dai 5-18 anni per l’iscrizione o gli abbonamenti ad impianti sportivi (piscine, palestre…).


SPECIALE 11 Settembre

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