Legge Finanziaria: alcune considerazioni.
Dopo neanche una settimana dalla presentazione della finanziaria, iniziano ad arrivare le prime proteste da autorevoli esponenti dell’Unione, in particolar modo dai sindaci: Domenici (Firenze), Veltroni (Roma), Chiamparino (Torino), Cofferati (Bologna), Jervolino (Napoli). L’oggetto della protesta è il taglio agli enti locali previsto dalla manovra che, secondo i sindaci, provocherà una situazione insostenibile e preoccupante. I comuni, infatti, neanche incrementando le tasse comunali riuscirebbero a far fronte ai tagli, con conseguenze pesanti su alcuni servizi fondamentali. E’ ovvio che se lo dicono anche i sindaci vicini al centrosinistra la questione si fa ancora più preoccupante ed evidentemente deve essere modificata qualcosa. E’ incredibile, in effetti, come durante la campagna elettorale l’Unione avesse ripetutamente accusato la CDL di aver tagliato i fondi agli enti locali, il che si era ripercosso sulle tasche dei cittadini azzerando l’esiguo beneficio derivante dalla modesta riduzione delle tasse da parte della CDL. Ora, non si può tollerare un comportamento simile da parte del nuovo Governo anche se Prodi ha già manifestato la sua disponibilità a trattare.
La sinistra radicale ha protestato per il finanziamento delle missioni di pace all’estero (labile il confine tra pace e guerra) che ammonta a 3 miliardi spalmati in tre anni. La proposta è quella di votare di volta in volta le varie missioni destinando quelle risorse ad altri settori. Personalmente sono d’accordo perché 1 miliardo di euro all’anno non è poco e potrebbe servire per dare più servizi sociali o agevolazioni alle imprese. Per le missioni si vedrà quando ce ne sarà bisogno.
Intanto, hanno già deciso lo stralcio della norma sul divieto di vendere alcolici ai minori di 18 anni. Peccato, era una buona idea in linea con la maggior parte degli standard europei (soprattutto nordeuropei) ma, probabilmente, gli interessi economici misti ad una sfiducia totale nella corretta attuazione della norma hanno portato a cambiare idea. Vedremo.
Per quanto riguarda la questione tasse, i “ricchi” si lamentano per l’aumento delle aliquote mentre dall’altra parte si tira un sospiro di sollievo. A guardare la TV e a sentire le parole della CDL e del Governo sembra che ci sarà, da una parte, un impoverimento del ceto medio degno della crisi scoppiata in Argentina e, dall’altra, un arricchimento tale da consentire l’acquisto repentino di macchine di lusso. Senza elencare nel dettaglio quanto si perde e quanto si guadagna (tabelle che potete trovare qui), si può dire che, tra coloro che guadagnano, ci sarà un incremento netto annuo che oscilla fra 49 e 789 Euro (reddito lordo di € 21.500 con coniuge, due figli a carico di cui uno minore di 3 anni) e, tra coloro che perdono, ci sarà una perdita annua che oscilla fra 390 (circa 35 euro al mese!) e 1.780 ( ma chi guadagna oltre 100.000 e senza nessuno a carico!) . Come si può notare, vi è una certa redistribuzione del reddito ma non tale, a mio parere, da utilizzare termini come “macelleria sociale” o tale da giustificare trionfalismi esasperati nel nome della giustizia sociale.
1 Comments:
Per quanto riguarda gli enti pubblici non credo che i tagli gli faranno male. Le spese sono troppo elevate e il modo di ridurle c'è, una cosa da fare sarebbe ridurre il numero dei comuni che sono troppi e taluni sono fatti da poco centinaia di persone se non di meno. I sindaci di centrodestra che si lamentano vanno picchiati e bisogna ricordargli che erano disposti a togliere l'ICI quando Berlusconi ha fatto la sparata.
Per gli alcolici ero contento del divieto di vendita ai minorenni ma siamo in Italia e non cambierebbe comunque niente.
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