Tagli alla scuola? No, no, no
Alla presentazione delle manovra Finanziaria avevamo appreso che circa 150.000 insegnanti sarebbero diventati di “ruolo” nel prossimo triennio. Inoltre, gli insegnanti ed il personale scolastico dovrebbero usufruire del rinnovo del contratto di lavoro per adeguarsi al costo della vita. Ora, però, si apprende che la Finanziaria dovrebbe apportare un taglio al personale scolastico di circa 50.000 unità. Il taglio sarebbe giustificato da una riduzione del numero delle classi e da un conseguente innalzamento del numero degli studenti per classe. A questo punto, fra nuove immissioni in ruolo e tagli calcolati, bisognerà capire effettivamente se, nel computo complessivo, si avrà un taglio del personale oppure no. Comunque sia, mi vorrei soffermare brevemente sull’importanza del sistema scolastico, la vera spina dorsale di ogni Paese. E’ curiosa la proposta di ridurre a priori il 10% dei bocciati ogni anno in modo da risparmiare sugli insegnanti. Passata la curiosità per una tale proposta, emerge, però, un profondo sconcerto. Siamo in presenza di un vero e proprio “Condono Educativo” (inventato da me stesso.), grave quanto quelli fiscali operati dal Governo precedente. Ma come si può pensare di risparmiare diminuendo il numero dei bocciati? Si dovrebbe, invece, cominciare a pensare in termini meritocratici, premiando chi studia e bocciando chi non lo fa, anziché pensare al risparmio. Come puoi motivare gli studenti a studiare quando affermi di voler ridurre il numero dei bocciati? E’ come voler far pagare le tasse ad un evasore promettendo un condono fiscale in breve tempo. Ne va di mezzo la cultura di un paese, il suo futuro, la competizione con gli altri paesi. Già oggi, cani e porci arrivano a conseguire la Maturità (e in alcuni casi anche la Laurea) il cui valore è praticamente pari a zero, e si parla di diminuire i bocciati a priori? Gli studenti devono imparare a studiare, vanno a scuola per quello, non per ottenere un pezzo di carta che è soltanto il coronamento finale di un percorso di studi.
Se iniziamo anche con i condoni educativi siamo sulla strada sbagliata, quella che potrebbe proseguire con un taglio alle risorse scolastiche. Investiamo nella scuola, investiamo nelle nuove tecnologie, in scambi interculturali, nelle lingue (in cui gli italiani fanno semplicemente pena). Ci sono scuole che cadono a pezzi, che non hanno i pennarelli, la carta, che hanno il riscaldamento che non funziona. Basta con i tagli, un governo di centrosinistra non può e non deve tagliare
5 Comments:
Condivido tutto.
Questa vicenda si aggiunge alla lista di cose che se le facesse Berlusconi urleremmo allo scandalo.
http://moltitudini.splinder.com
E perchè non gridiamo allo scandalo?
Perchè comunque lo riteniamo meglio del governo Berlusconi?
Mi stupisce che la sinistra + di sinistra, pacifista e se vuoi anche casinista, tutto ad un tratto, non sia più ne pacifista ne casinista e quasi quasi ne di sinistra.
Hai perfettamente INFORMATORE, tagliare i fondi alla scuola è come tagliarsi le gambe e poi pretendere di fare i 100 mt in 9".
Certo per me che non l'ho votato questo governo, è facile contestare per contestare. Però non mi pare che stia legifferando in modo tale da convincere noi il 49% che non l'abbiamo votato, che ci siamo sbagliati.
"ragione",
Hai perfettamente ragione INFORMATORE ....
Scusate avevo dimenticato la "ragione" ..
Infatti grido allo scandalo ed ho votato questo Governo. Quello che non va bisogna dirlo. Non ho notato altrettanta opbiettività quando c'era l'altro Governo. E poi, non è che adesso il Governo Berlusconi debba diventare quello dei Santi...
E'chiaro che il governo Berlusconi non fosse ne il governo dei Santi ne della ferma coerenza. Intendevo dire che pur non avendo votato questo governo, non mi sentivo così distante idealmente. Tanto che quando è stato eletto, non ho ne pianto ne mi sono stracciato le vesti. Speravo, e lo dico seriamente, di trovare quella coerenza e correttezza che è mancata e tutt'ora manca al centro-destra, tanto da farmi cambiare idea. Ma se gli errori che trovavo da una parte me li ritrovo raddoppiati dall'altra , senza che chi coerentemente urlava e contestava in piazza il governo precedente, ora davanti a proposte di legge che come dici anche tu "... sono gravi errori ...", non solo non urla più ma addirittura le propone. .... Vorrei credere che sia troppo presto per tirare le conclusioni, però l'indulto è stato fatto, se i tassisti, farmacisti, SUVisti (milionari in euro) protestano, gli si da ragione....
Déjà vu
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