giovedì, agosto 31, 2006

Ferie terminate.

La stessa dose di entusiasmo che avevo avuto al momento di scrivere il precedente articolo ora si è trasformata in malinconia. Il motivo è semplice: nel precedente articolo le ferie e le vacanze stavano incominciando, ora sono terminate (da qualche giorno). Tutto sommato, però, ho ancora a disposizione filmini e foto che possono riportare la mia mente, in un istante, alle piacevoli giornate trascorse durante le vacanze. Generalmente, le ferie dovrebbero essere utilizzate per staccare la spina, per riposarsi e per fare una bella vacanza. Come succede di solito, specialmente se si è giovani e single, la vacanza può diventare tutt’altro che un momento di riposo. Con la scusa che si è in vacanza si va a ballare ogni sera, si fa tardi, si dorme poco (bisogna pur andare al mare...), si beve qualche bicchiere di troppo, si spezza o ci si fa spezzare il cuore dall’altro sesso, si mangia troppo e ad orari sempre diversi. Il risultato è che, finchè si è in vacanza va tutto bene ma quando si torna a lavoro non si vede l’ora di prendere altre ferie, questa volta con l’intento di riposarsi. Le vacanze ti illudono, ti fanno dimenticare il lavoro che si fa, ti riportano indietro al ricordo delle interminabili vacanze scolastiche (e universitarie), ti fanno vivere una parentesi all’interno di un testo lunghissimo, ti fanno sognare. Specialmente le vacanze all’estero ti fanno dimenticare di vivere in Italia (sempre che il luogo prescelto non sia una colonia italiana…), dei problemi della politica, della mafia (sempre che qualche straniero non te lo ricordi nel celebre trittico stereotipato sull’Italia: mafia, pizza, spaghetti, con la variante calcio molto di moda quest’estate), delle opere incompiute, dei soldi pubblici buttati al vento, della qualità della vita spesso insoddisfacente, delle opportunità per i giovani pari alo zero, dell’assistenza agli anziani altrettanto, degli stipendi da fame, del caro prezzi etc…Ma chi se ne frega? Gli italiani che vanno all’estero pretendono di essere ancora in Italia e fanno di tutto per farsi riconoscere in mezzo a gente di qualunque nazionalità. Quest’anno, poi, non ci si poteva sbagliare perché il coro dei Mondiali (po-po-po…) era udibile ovunque in ogni città da me visitata fuori dai confini nazionali. C’è sempre un orgoglio negli italiani all’estero, spesso, però, di carattere regionale non nazionale. Quando si è all’estero, per quanto mi riguarda, la tentazione è quella di non tornare più in Italia, forse perchè quando si è in un Paese straniero da turisti sembra tutto bello, tutto affascinante, tutto nuovo. Bisognerebbe vivere in un Paese per capire come si vive realmente, altrimenti non si spiegherebbe il tanto amore da parte dei turisti stranieri per la nostra cara, vecchia Italia…E ora, avanti con il lavoro!

giovedì, agosto 03, 2006

Chiusura per ferie.

Agosto è il mese delle ferie per moltissimi italiani. Fra questi ci sono anche io che, per i prossimi venti giorni probabilmente non potrò aggiornare il blog con enorme dispiacere di tutti i miei lettori :-) . Pensandoci, però, anche molti dei miei lettori andranno in ferie e quindi avrò la coscienza a posto. Scherzi a parte, auguro a tutti delle ferie felici e serene in cui ognuno possa ritrovare se stesso psicofisicamente dopo lo stress quotidiano del lavoro (per chi ce l’ha chiaramente). Auguro delle vacanze serene anche a tutti i parlamentari, soprattutto quelli della maggioranza, perché possano avere il tempo di riflettere su qualche provvedimento affrettato e fuori luogo(vedi indulto). Speriamo che la spiaggia ed il mare o la montagna possano servire a Prodi e compagni ad eliminare lo stress e, di conseguenza, a diminuire i continui battibecchi fra i vari leader del centrosinistra. Auguro felici vacanze anche a chi non ha un lavoro, nella speranza che questa sia l’ultima estate da disoccupati. Auguro buon lavoro a chi le ferie le ha già godute o le godrà magari a settembre /ottobre e a tutti coloro che sono impegnati nei lavori stagionali. Insomma, un augurio a tutti di buone vacanze e ci rivedremo presto, forse con qualche chilo in più e con la pelle più scura…

mercoledì, agosto 02, 2006

Prime scarcerazioni, primi problemi.

Ho letto un simpatico (si fa per dire) articolo sulla Repubblica Online nel quale si parla delle prime scarcerazioni frutto dell’indulto. Sono già numerosi i casi di persone scarcerate e tornate dietro le sbarre dopo qualche ora. A Genova, un uomo è tornato dopo 5 ore in carcere per tentata rapina; a Udine un uomo appena uscito dal carcere ha picchiato la moglie; in Sardegna due ragazzi per festeggiare l’improvvisa libertà hanno alzato il gomito e sono tornati dietro le sbarre dopo qualche ora (da sbronzi) per resistenza a pubblico ufficiale. Voi direte che è normale e che queste cose sono sempre accadute anche senza l’indulto. Il problema è che, in questo caso, la responsabilità dello Stato è duplice:

1) Ha fatto tornare in libertà pericolosi individui prima che questi potessero scontare la loro pena, forzando le tappe senza alcun motivo.

2) Non è riuscito nel compito della rieducazione, anche se questo è un problema atavico delle carceri italiane.

Perché il primo provvedimento sulle carceri non è stato quello di garantire a tutti la possibilità di scontare una pena essendo rieducati? Sinceramente continuo a non capire il falso problema del sovraffollamento delle carceri. In Italia abbiamo migliaia di edifici costruiti con il denaro pubblico e mai completati o utilizzati. Non c’è bisogno di costruire penitenziari partendo dal nulla, basterebbe sfruttare e adeguare gli edifici già esistenti.
Inoltre, urge subito qualche provvedimento per snellire i processi e abbreviare i tempi biblici. Pensate che presa per il culo possa essere l'indulto per un cittadino truffato o rapinato che ha aspettato lunghi anni prima di avere giustizia ed il giorno dopo si ritrova il suo rapinatore/truffatore di nuovo in libertà. Come si dice, oltre al danno anche la beffa…

Questo l'articolo di Repubblica

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