sabato, aprile 05, 2008

Anche il vino diventa una bufala...

Cari cittadini e consumatori italiani, le nostre tavole si stanno trasformando in una discarica legalizzata e commercializzata.
Qualche settimana fa era stata la mozzarella di bufala a salire sul banco degli imputati. Alcuni Paesi orientali (Giappone e Corea) avevano bloccato l'importazione della prelibatezza campana per la paura che fosse stata contaminata dalla diossina. Sono scattati i controlli che hanno rilevato tracce di diossina superiori in alcuni casi ma non tali da minacciare la salute. Nonostante le rassicurazioni da parte delle autorità sanitarie, non è ancora ben chiaro il quadro completo anche perchè gli accertamenti sono ancora in corso.
In questi ultimi giorni, invece, è il vino nostrano a catalizzare l'attenzione. E' stato scoperto che i vini economici, in realtà, contengono ben poco vino al loro interno. Diluito con acqua, zucchero, vari acidi, concimi etc...il nettare degli dei si è trasformato nel veleno degli dei. Tante le aziende coinvolte in tutta Italia, di cui, però ancora non si capiscono bene nomi e cognomi.
Mi chiedo perchè, una volta appurata la presenza di acidi e altre sostanze, non si possano svelare i nomi delle aziende.

E' curioso che in un Paese in cui si pubblicano le intercettazioni di politici, vallette e quant'altro, non si pubblichino a caratteri cubitali i nomi delle aziende coinvolte nel taroccamento dei vini.

Eccesso di garantismo? E' difficile dirlo, ma certamente in questo modo l'unica garanzia che manca è proprio quella verso i consumatori. I responsabili di questi disastri culinari dovrebbero tutti essere incriminati per omicidio volontario e scontare l'ergastolo a vita.

E' proprio un paradosso: anche il vino è diventato una bufala...

Free Hit Counter
Free Hit Counter