venerdì, ottobre 13, 2006

USA: perchè non attaccate la Corea del Nord?

La Corea del Nord è un Paese di circa 22.000.000 di abitanti e la capitale è Pyongyang (circa 2.500.00). Ufficialmente la Corea del Nord è detta “Repubblica Democratica popolare di Corea”. In realtà, la si potrebbe definire semplicemente una Dittatura Comunista, retta da Kim-Jong-il, dittatore che ama i film americani ma priva la sua popolazione di ogni tipo di libertà. Pensate che le partite del Campionato italiano vengono trasmesse in differita di qualche anno. Per loro, probabilmente, è ancora la Roma la squadra campione d’Italia. La dittatura stalinista ed autoritaria della Corea del Nord, come ogni paese dittatoriale che si rispetti, è restia alle buone maniere ed ai rapporti diplomatici (ma anche l’USA lo è in un certo senso….). La popolazione è ridotta alla fame e si accontenta di ricevere la razione giornaliera di cibo dopo lunghe file. Nessuno può liberamente visitare il Paese, può solamente essere accompagnato dalle guide in luoghi specifici, ma mai abbandonare il percorso predefinito.
Bene, questo Paese, ultimamente, è balzato alla cronaca per aver compiuto esperimenti nucleari e per aver minacciato di effettuarne degli altri. Ovviamente si è levato un coro di disapprovazione da tutto il mondo che ha condannato pesantemente gli episodi, minacciando sanzioni di tipo economico. La situazione, ora, pare in stand-by e può essere paragonata ad una mina anti-uomo pronta ad esplodere non appena sfiorata. Gli Usa, per il momento mostrano una certa prudenza cercando di usare lo strumento diplomatico pur essendo poco abituati a farlo. La domanda da un milione di dollari è questa:

Perché gli USA non attaccano la Corea del Nord? Ha tutti i requisiti (vedi Iraq) per esserlo:

1) Dittatore che priva la libertà.
2) Continue e ripetute minacce all'Occidente ed agli altri Paesi.
3) Presenza di armi di distruzione di massa.
4) Esperimenti nucleari già effettuati.


Gli ingredienti per un attacco ci sono tutti e sono anche più pepati di quelli presenti prima dell’attacco all’Iraq. Se l’Iraq è stato attaccato per la presunta presenza di armi di distruzione (poi non trovate), perché non attaccare la C. del N. che le armi le ha sicuramente e, per di più, le ha anche già usate?

Non sarebbe meglio restituire la libertà ad un Paese in ginocchio, esportare la democrazia, gli ideali di pace, giustizia e civiltà? Pensateci USA, le condizioni ci sono tutte!

Ovviamente scherzo ma, da una tale situazione, è facile comprendere le balle che gli USA ed i suoi alleati ci hanno raccontato e ci raccontano a proposito di libertà, democrazia, minacce per l'occidente etc… La verità è che agli USA interessano solo i soldi, il profitto, il petrolio. La Corea del Nord non ha risorse tali da attirare gli interessi USA…

7 Comments:

At ottobre 15, 2006 7:48 AM, Blogger MeoSpatacca said...

Che la destra definisca "comunista" o addirittura "dinastia comunista" quella nord coreana, è una bufala. Non ha nulla a che fare con Marx, marxismo, socialismo ma neanche con Lenin o Trotskij. Almeno tra chi è orientato a sinistra iniziamo a dir le cose come stanno. Non basta dirsi "comunisti" per essere definiti "regime comunista"! In nord Corea c'è una satrapia orientale il resto è fumo negli occhi (tra l'altro mi sembra di aver visto che hanno anche modificato la classica falce e martello!

 
At ottobre 15, 2006 12:19 PM, Blogger informatore said...

Caro Spartacus, il problema non è la definizione della situazione politica nordcoreana, diciamo un regime, ma i due pesi e le due misure adottate dagli USA in riferimento all'Iraq e alla Corea del Nord.

 
At ottobre 15, 2006 5:29 PM, Anonymous Anonimo said...

Le armi nucleari devono essere abolite, così come tutte le armi di distruzione di massa. Su questo non ci sono dubbi! Ma perché gli USA, la Francia, il Pakistan, ecc. possono disporre di armi nucleari e la Corea del Nord no? Forse perché gli altri paesi sono amici dello zio Sam?
La grottesca ipocrisia dell’Occidente in merito alla questione dei missili nordcoreani deve cessare! Non è certo il piccolo paese asiatico (che non disturba nessuno) a costituire una minaccia per la pace del mondo. Mi risulta, al contrario, che siano gli Stati Uniti (con i loro alleati europei sempre pronti ad assecondarli) che corrono al riarmo, che invadono paesi sovrani, che incrementano per primi il loro già sovrabbondante arsenale atomico, che praticano dottrine militari paurose di guerra "preventiva".
La Repubblica Popolare Democratica di Corea ha cercato in tutti i modi di arrivare a un trattato di pace con gli USA che segnasse la fine reale di quella guerra, sospesa nel 1953, in cui gli USA si sono macchiati di crimini orrendi. E’ stato tutto inutile, e anzi Bush ha rincarato la dose con minacce varie. La Corea del Nord ha perciò il diritto di preparare la propria difesa e di difendere la propria indipendenza, perché, non dimentichiamolo, l’esercito americano si trova da mezzo secolo in Corea del Sud, ne controlla il governo e la frontiera interna.
Altro è il discorso – e non c’entra niente con i test missilistici! – sul socialismo nella sua variante nazionale coreana dello Juché. Per noi occidentali è difficile da capire, ma inserito nel contesto del rispetto della gerarchia tipico della cultura estremo-orientale ha un suo significato. La scuola e la sanità sono pubbliche, gratuite e di buona qualità; la libertà di culto esiste e nonostante lo Stato sia ateo vi è un partito religioso e chiese di varie confessioni sono presenti. Le elezioni sono multipartitiche ma i partiti confluiscono in un'unica federazione di difesa nazionale, visto che la Corea del Nord è sempre formalmente in guerra con gli USA che occupano la parte meridionale della penisola. A Cuba e in America Latina la Corea del Nord è molto rispettata e persino in occasione di un convegno sindacale in Grecia il vicepresidente dei sindacati nordcoreani, Kim Jong Do che ho avuto il piacere di conoscere a Cuba e a cui Vinko ha dato una pacca sulla spalla creando quasi un incidente diplomatico ha ricevuto ovazioni grandiose da una massa enorme di studenti e lavoratori ellenici. Il segretario degli affari esteri del Partito Comunista di Boemia e Moravia, marxista-leninista convinto, che ho incontrato a Praga in agosto e che è stato più volte in Corea del Nord mi ha espresso dei dubbi su alcune questioni inerenti la democrazia interna al Partito del Lavoratori Coreano, non ha sollevato però dubbi sullo sviluppo socialista del paese.
Io credo che al di là di tutto, la cosa più importante è contrastare la macchina da guerra dell’imperialismo, come fa Hezbollah (che collabora coi comunisti libanesi), come fa l’Iran sostenuto fra gli altri dal Partito M-L italiano, come fa la Corea, il Vietnam, il Venezuela, Cuba, la Bolivia, la Mongolia, la stessa Cina Popolare (benché critichi la sua moderazione in questo frangente di crisi internazionale e il fatto che non abbia rifiutato di eleggere a segretario generale dell’ONU un manager fallito filo-americano già ministro degli esteri della cosiddetta Corea del Sud).
Max

 
At ottobre 16, 2006 10:05 AM, Anonymous Anonimo said...

Già, gli USA non stanno passando la loro "ora felice" dopo non aver trovato l'introvabile in Iraq.
Che ulteriore "bella figura" ci farebbero se dopo aver attaccato la Corea d.N. si scoprisse che aveva (solo) fatto brillare qualche camionata di tritolo?
Bush probabilmente, muore dalla voglia di belligerare, ma a questo punto è proprio lui ha voler usare "un peso diverso", xchè il metodo Iraq ha fatto aprire gli occhi anche agli alleati + alleati.

 
At ottobre 17, 2006 12:53 AM, Anonymous Anonimo said...

E gli States spederebbero soldi per esportare la democrazia?
No Oil? No party!
Questo dovrebbe essere il motto della presidenza Bush...

 
At gennaio 30, 2008 5:19 PM, Anonymous Anonimo said...

c'è già chi ci ha fatto della mitologia su questa idea...
www.unitedwestand.it

 
At marzo 01, 2009 5:23 PM, Anonymous Anonimo said...

La situazione è un po' più complicata di così: l'importanza geopolitica di quell'area non è da sottovalutare. Mi riferisco alla situazione sulle relazioni tra Usa e Cina, oltre che Russia ma questo è un discorso a parte. La Cina ha grande influenza sulla Corea del Nord, non che un rapporto economico (di sfruttamento) che non sarebbe molto felice di eliminare. Attaccare la Corea del Nord significherebbe riunificare la penisola coreana sotto il controllo di Seul, ma credetemi, la Cina ha un suo peso nell'evitare tale situazione.
Cosa ancora più delicata e complessa è, per farla breve, la mia idea per cui gli Usa abbiano bisogno di Kim Jong Il: mi spiego: utilizzando il pretesto, la scusa, della dittatura nordcoreana, gli USA hanno la possibilità di risiedere nel territorio (38°parallelo...sul confine tra le due coree) e controllare adeguatamente la situazione, con uno sguardo da vicino alle politiche interne cinesi e russe.
Quindi, sarà vero ciò che scrivi sull'Iraq, ma credimi, la situazione nordcoreana è ben più tesa diplomaticamente. Gli Usa hanno bisogno della dittuatura nordcoreana, così hanno la scusa per stare nel territorio a controllare la regione asiatica...:-)

 

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