mercoledì, marzo 28, 2007

Il Governo tiene, l'opposizione fa i dispetti.

Questa volta, la crisi politica non c’è stata. Al Senato il decreto sul rifinanziamento della missione in Afghanistan ha ottenuto 180 voti a favore, di cui 20 dell’UDC, schieratosi con il Governo. Fi, An e Lega si sono astenuti. Tralascio le solite polemiche fra i vari schieramenti e le divisioni interne all’opposizione per cercare di capire come mai i tre partiti più convinti della validità delle missioni italiane all’estero e del legame con gli USA si siano rifiutati astenuti dal voto. Lo sappiamo tutti che l’opposizione è a favore del rifinanziamento della missione e allora, mi chiedo, perché non hanno votato si? Misteri della politica, dispettucci da quinta elementare, ripicche ed incoerenza, ma la verità potrebbe essere questa: rinnegare le proprie convinzioni per mettere in difficoltà la maggioranza e farla cadere definitivamente.
Chi sono a questo punto gli anti-militari? Chi sono quelli che impediscono all’Italia di svolgere il proprio ruolo all’estero e quelli che non hanno a cuore il bene del Paese ma pensano soltanto al potere? La questione è che, ne sono certo, quando e se sarà mai l’Unione a prendere un simile provvedimento, la CDL insorgerà accusando Prodi e compagni di essere filocomunisti antimilitari e di non volere il bene del Paese...

martedì, marzo 27, 2007

E volevano fare il ponte...

Avete visto ieri le Iene? Bene, in un servizio hanno mostrato la situazione dei traghetti che collegano Messina alla Calabria. Avevo già visto un servizio simile su Striscia la Notizia, ma quello di ieri è stato veramente preoccupante. Le navi, quando non erano in servizio, erano completamente abbandonate e addirittura accessibili a chiunque perchè i portelloni erano aperti. A parte questo, si potevano notare litri di olio riverso sul pavimento di alcuni locali della nave, impianti antincendio completamente marci ed inutilizzabili, scarichi del gas non controllati e altamente cancerogeni respirati dall'equipaggio, sala macchine alla mercè di chiunque volesse manomettere il funzionamento della nave provocandone anche l'affondamento.

Il motivo di tutto ciò, secondo uno dei comandanti intervistati, sarebbe stato da attribuire alle FS (ferrovie stato) che, per risparmiare, non garantivano la presenza a bordo di una parte dell'equipaggio 24h pure essendo prevista dal codice di navigazione. Tralasciamo l'intervista al responsabile delle FS di Messina, semplicemente imbarazzante. Per fortuna, inizieranno i lavori di ammodernamento delle navi che, per di più, saranno custodite giorno e notte.

Mi chiedo con quale coraggio una parte politica abbia spinto a favore della realizzazione del ponte sullo Stretto, anziché preoccuparsi, invece, di garantire la sicurezza delle navi. E’ difficile parlare della costruzione del Ponte nel momento in cui le navi rischiano di affondare o prendere fuoco ogni giorno. Per di più, le Ferrovie ricevono sovvenzioni dallo Stato, cioè da tutti noi, e lo Stato non si preoccupa di controllare dove finiscono questi soldi.
In Italia, come al solito, si preferisce parlare di grandi opere piuttosto che realizzare piccoli interventi più necessari. E, come al solito, basta un servizio delle Iene o di Striscia per rimettere le cose a posto, almeno apparentemente. La cosa triste è che per certe questioni, ormai, ci dobbiamo affidare alle Iene! Non è la politica a dare le risposte ad alcuni problemi, ma un programma serio-comico che va in onda in prima serata su Italia 1. Non solo la politica non riesce a dare risposte, ma le inchieste giornalistiche vengono fatte da chi, in realtà, si dovrebbe occupare di spettacolo. Perché Vespa, per esempio, non si è mai preoccupato di evidenziare una situazione così indecorosa?

domenica, marzo 25, 2007

Vodafone UMTS: 100 ore in…prigionia.

Quando si vive in una città per pochi mesi e la casa in cui si abita non dispone di una linea telefonica attiva, è difficile e costoso poter disporre di un collegamento a Internet. Attualmente, esistono delle società di telefonia che offrono una linea dati anche se non si dispone di una linea Telecom attiva . Il problema è che, il più delle volte, la durata minima contrattuale è di 1 anno ed i costi di attivazione di circa 100 euro una tantum. Esiste anche qualche società che offre contratti con una durata minima trimestrale, rinnovabile di mese in mese. E’ questo il caso di Aruba che, però, chiede in compenso un contributo di attivazione di quasi 200 euro…In tutti i casi, generalmente, ci vuole un mese prima che venga installata una linea dati.
Insomma, nel mercato dell’ADSL mancano ancora offerte ad hoc per tutti coloro che, abitando in una città per 3-4-5 mesi, hanno bisogno di un collegamento internet nella propria abitazione a costi contenuti e tempi di attivazione ragionevoli.

L’unica soluzione è rappresentata dalle connessioni UMTS, che consentono di trasformare i telefonini in modem e di navigare con il proprio PC portatile o fisso. Tuttavia, non esistono ancora delle soluzioni flat, cioè delle connessioni 24 h su 24 a fronte del pagamento di un importo fisso. Per il momento, esistono sul mercato due tipi diversi di offerte: a volume (si paga in base ai kb scaricati) e a tempo (si paga in base al tempo di connessione). Esistono delle semi-flat, come quella di Wild (Mega 15000) che permette di navigare e generare 5GB di traffico al mese a fronte del pagamento di 30 Euro, indipendentemente dal tempo di connessione. Vodafone, invece, offre 100 ore di navigazione mensili, al costo sempre di 30 Euro, indipendentemente dal traffico generato.
E’ proprio dell’offerta Vodafone, da me sottoscritta, che vorrei parlare. Le famose 100 ore in libertà, in realtà, nascondono molti vincoli e trucchetti così che le 100 ore diventano: “100 ore in prigionia”. Perché?
Le sessioni di tempo sono di 15 minuti ciascuna e per 100 ore, quindi, si hanno a disposizione 400 sessioni utili. In pratica, quando ci si collega, viene immediatamente addebitata l’intera sessione, anche se ci si collega per 5 minuti. Pertanto, si può intuire che, a fine mese le ore effettive sono molte di meno. Per riuscire a sfruttare l’offerta in modo completo bisognerebbe colegarsi per 100 ore di fila, praticamente impossibile. Facciamo un rapido calcolo: poniamo che una persona si colleghi 30 minuti al giorno.
Poiché è praticamente impossibile staccare la connessione esattamente al minuto 29.59, in genere lo si fa qualche secondo prima, 5-6 ( se ci ricordiamo…). Ora moltiplichiamo 5 secondi per 200 (400 sezioni da 15 minuti=200 da 30). Il risultato è 1000 secondi, poco più di 16 minuti. Ma poiché è quasi impossibile ogni volta controllare i secondi esattamente, capita che, senza accorgersi, si sfora di qualche secondo e si entri, così, nella nuova sessione senza averne relamente bisogno con la conseguenza che, tante volte, navighiamo 35-40 minuti e ne paghiamo comunque 45. Poniamo di perdere circa 3-4 minuti ogni due sessioni (26-27 min. su 30). Moltiplichiamo 4 per 200, otteniamo 800 minuti, cioè più di 13 ore!
Considerate che l’ipotesi da me paventata è piuttosto ottimistica. Infatti, spesso mi capita di regalare una sessione perché il cellulare si connette ma non riceve bene e bisogna riconnettersi; altre volte si ricevono chiamate mentre si naviga e si perdono altri minuti. Insomma mettiamo anche che si perdano 10 ore anziché 13 al mese e le ore effettive diventino circa 90, non più 100.

E’ evidente che il sistema Vodafone è tutto a suo vantaggio e poco “intorno a noi”. Cara Vodafone, perché non introdurre un sistema vecchio come il telefonino? Si hanno 100 ore a disposizione? Bene, il tempo deve essere scalato ogni minuto, proprio come avviene per le telefonate. Totti e Gattuso, aspettiamo una risposta da voi!

giovedì, marzo 22, 2007

Stop al porno: che dire?

Mi scuso, innanzitutto, per non aver aggiornato il blog per circa 2 settimane ma mi sono trasferito in un'altra città e capite i vari problemi...
Comunque, vorrei soffermarmi sul provvedimento dell'Authority che vieterà la diffusione di immagini "porno" anche dopo la mezzanotte, ossia dopo la cosiddetta fascia protetta. Le uniche emittenti che potranno continuare saranno quelle criptate a pagamento.
Addio, dunque, alle signorine in topless (e oltre) che in molte TV locali imperversano nella fascia notturna chiedendoci di chiamare quei strani numeri con strani prefissi che costano un occhio della testa. I primi a rimetterci saranno gli adolescenti di oggi che non avranno la stessa fortuna che ho avuto io da piccolo quando, negli anni 90, le TV trasmettevano spettacolini anche più piccanti di ora...
Scherzi a parte, penso che vietare questo tipo di spettacoli e telefoni erotici sia una ipocrisia assoluta. Come prima cosa, infatti, dovrebbero prendere in considerazione ciò che va in onda durante il giorno che, secondo me, è molto più diseducativo di mille chat erotiche. E' la televisione di tutti i giorni che forma le nuove persone, che appiattisce le menti verso il basso e che infonde valori superficiali. Ritengo questa TV molto più lesiva di quella di Maurizia Paradiso e soci...
Cosa ne pensate?

sabato, marzo 03, 2007

Una ventata di modernità

La classe politica italiana è molto vecchia, si parla continuamente della necessità di un rinnovamento culturale che possa rispondere ai cambiamenti della società.
All'orizzonte si affacciano nuovi giovani, pieni di entusiasmo, pronti a dire la loro su questioni scottanti come, per esempio, quelle sugli omosessuali. Uno dei giovani più promettenti è sicuramente il senatore Giulio Andreotti: "Sono all'antica, le unioni le vedo solo tra un uomo e una donna". Neanche lui, però, ha potuto resistere al fascino di alcuni uomini siciliani tutti d'un pezzo...
Anche Volontè, UDC, è un chiaro esempio di come le idee progressiste stiano rivoluzionando la politica italiana: "i fondatori della psicologia moderna descrivono l'omosessualità come patologia clinica". Peccato che nessuno psicologo abbia ancora avuto il coraggio di analizzare la sua patologia essendo un evidente caso irrecuperabile...

giovedì, marzo 01, 2007

Prodi, avanti tutta!

Dopo qualche preoccupazione iniziale, lo scoglio della fiducia al Senato è stato superato con 162 voti favorevoli, 158 senza i senatori a vita. La novità della giornata è stato il voto di fiducia al Governo espresso dal senatore Marco Follini, giunto in soccorso di una maggioranza strettissima e bacchettato dal Cavaliere per il suo comportamento. Ora, si attende il voto di fiducia alla Camera dove, però, la situazione non dovrebbe essere particolarmente preoccupante vista la maggioranza più che robusta.
Intanto, De Gregorio, il traditore dell’IDV di Di Pietro, si è pure permesso di rimproverare Follini per il passaggio a sinistra. Mi chiedo da che pulpito venga una simile accusa e se lo è chiesto pure Casini che ha criticato l’atteggiamento del sosia di Totò Cuffaro.
Turigliatto, il protagonista del crollo del Governo nei giorni scorsi, per il momento è stato allontanato dal partito (PRC), vedremo cosa accadrà…
Se la maggioranza discute sul modo in cui far ripartire di slancio il Governo, l’opposizione, nel mentre, litiga sul tema della riforma della legge elettorale. Botta e risposta tra i rivali Casini e Berlusconi con Casini che chiede di rivedere la legge e Berlusconi che, invece, ha dichiarato di non volerla cambiare. Insomma, anche l’opposizione non sta dimostrando di essere così coesa come vuol far credere.
Da domani, si spera, il vecchio/nuovo Governo Prodi si rimetterà in marcia a tutti gli effetti per affrontare i veri problemi dell’Italia ma senza dimenticare che TAV, Dico e politica estera potrebbero essere fatali nei prossimi mesi…

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