Vodafone UMTS: 100 ore in…prigionia.
Quando si vive in una città per pochi mesi e la casa in cui si abita non dispone di una linea telefonica attiva, è difficile e costoso poter disporre di un collegamento a Internet. Attualmente, esistono delle società di telefonia che offrono una linea dati anche se non si dispone di una linea Telecom attiva . Il problema è che, il più delle volte, la durata minima contrattuale è di 1 anno ed i costi di attivazione di circa 100 euro una tantum. Esiste anche qualche società che offre contratti con una durata minima trimestrale, rinnovabile di mese in mese. E’ questo il caso di Aruba che, però, chiede in compenso un contributo di attivazione di quasi 200 euro…In tutti i casi, generalmente, ci vuole un mese prima che venga installata una linea dati.
Insomma, nel mercato dell’ADSL mancano ancora offerte ad hoc per tutti coloro che, abitando in una città per 3-4-5 mesi, hanno bisogno di un collegamento internet nella propria abitazione a costi contenuti e tempi di attivazione ragionevoli.
L’unica soluzione è rappresentata dalle connessioni UMTS, che consentono di trasformare i telefonini in modem e di navigare con il proprio PC portatile o fisso. Tuttavia, non esistono ancora delle soluzioni flat, cioè delle connessioni 24 h su 24 a fronte del pagamento di un importo fisso. Per il momento, esistono sul mercato due tipi diversi di offerte: a volume (si paga in base ai kb scaricati) e a tempo (si paga in base al tempo di connessione). Esistono delle semi-flat, come quella di Wild (Mega 15000) che permette di navigare e generare 5GB di traffico al mese a fronte del pagamento di 30 Euro, indipendentemente dal tempo di connessione. Vodafone, invece, offre 100 ore di navigazione mensili, al costo sempre di 30 Euro, indipendentemente dal traffico generato.
E’ proprio dell’offerta Vodafone, da me sottoscritta, che vorrei parlare. Le famose 100 ore in libertà, in realtà, nascondono molti vincoli e trucchetti così che le 100 ore diventano: “100 ore in prigionia”. Perché?
Le sessioni di tempo sono di 15 minuti ciascuna e per 100 ore, quindi, si hanno a disposizione 400 sessioni utili. In pratica, quando ci si collega, viene immediatamente addebitata l’intera sessione, anche se ci si collega per 5 minuti. Pertanto, si può intuire che, a fine mese le ore effettive sono molte di meno. Per riuscire a sfruttare l’offerta in modo completo bisognerebbe colegarsi per 100 ore di fila, praticamente impossibile. Facciamo un rapido calcolo: poniamo che una persona si colleghi 30 minuti al giorno.
Poiché è praticamente impossibile staccare la connessione esattamente al minuto 29.59, in genere lo si fa qualche secondo prima, 5-6 ( se ci ricordiamo…). Ora moltiplichiamo 5 secondi per 200 (400 sezioni da 15 minuti=200 da 30). Il risultato è 1000 secondi, poco più di 16 minuti. Ma poiché è quasi impossibile ogni volta controllare i secondi esattamente, capita che, senza accorgersi, si sfora di qualche secondo e si entri, così, nella nuova sessione senza averne relamente bisogno con la conseguenza che, tante volte, navighiamo 35-40 minuti e ne paghiamo comunque 45. Poniamo di perdere circa 3-4 minuti ogni due sessioni (26-27 min. su 30). Moltiplichiamo 4 per 200, otteniamo 800 minuti, cioè più di 13 ore!
Considerate che l’ipotesi da me paventata è piuttosto ottimistica. Infatti, spesso mi capita di regalare una sessione perché il cellulare si connette ma non riceve bene e bisogna riconnettersi; altre volte si ricevono chiamate mentre si naviga e si perdono altri minuti. Insomma mettiamo anche che si perdano 10 ore anziché 13 al mese e le ore effettive diventino circa 90, non più 100.
E’ evidente che il sistema Vodafone è tutto a suo vantaggio e poco “intorno a noi”. Cara Vodafone, perché non introdurre un sistema vecchio come il telefonino? Si hanno 100 ore a disposizione? Bene, il tempo deve essere scalato ogni minuto, proprio come avviene per le telefonate. Totti e Gattuso, aspettiamo una risposta da voi!
L’unica soluzione è rappresentata dalle connessioni UMTS, che consentono di trasformare i telefonini in modem e di navigare con il proprio PC portatile o fisso. Tuttavia, non esistono ancora delle soluzioni flat, cioè delle connessioni 24 h su 24 a fronte del pagamento di un importo fisso. Per il momento, esistono sul mercato due tipi diversi di offerte: a volume (si paga in base ai kb scaricati) e a tempo (si paga in base al tempo di connessione). Esistono delle semi-flat, come quella di Wild (Mega 15000) che permette di navigare e generare 5GB di traffico al mese a fronte del pagamento di 30 Euro, indipendentemente dal tempo di connessione. Vodafone, invece, offre 100 ore di navigazione mensili, al costo sempre di 30 Euro, indipendentemente dal traffico generato.
E’ proprio dell’offerta Vodafone, da me sottoscritta, che vorrei parlare. Le famose 100 ore in libertà, in realtà, nascondono molti vincoli e trucchetti così che le 100 ore diventano: “100 ore in prigionia”. Perché?
Le sessioni di tempo sono di 15 minuti ciascuna e per 100 ore, quindi, si hanno a disposizione 400 sessioni utili. In pratica, quando ci si collega, viene immediatamente addebitata l’intera sessione, anche se ci si collega per 5 minuti. Pertanto, si può intuire che, a fine mese le ore effettive sono molte di meno. Per riuscire a sfruttare l’offerta in modo completo bisognerebbe colegarsi per 100 ore di fila, praticamente impossibile. Facciamo un rapido calcolo: poniamo che una persona si colleghi 30 minuti al giorno.
Poiché è praticamente impossibile staccare la connessione esattamente al minuto 29.59, in genere lo si fa qualche secondo prima, 5-6 ( se ci ricordiamo…). Ora moltiplichiamo 5 secondi per 200 (400 sezioni da 15 minuti=200 da 30). Il risultato è 1000 secondi, poco più di 16 minuti. Ma poiché è quasi impossibile ogni volta controllare i secondi esattamente, capita che, senza accorgersi, si sfora di qualche secondo e si entri, così, nella nuova sessione senza averne relamente bisogno con la conseguenza che, tante volte, navighiamo 35-40 minuti e ne paghiamo comunque 45. Poniamo di perdere circa 3-4 minuti ogni due sessioni (26-27 min. su 30). Moltiplichiamo 4 per 200, otteniamo 800 minuti, cioè più di 13 ore!
Considerate che l’ipotesi da me paventata è piuttosto ottimistica. Infatti, spesso mi capita di regalare una sessione perché il cellulare si connette ma non riceve bene e bisogna riconnettersi; altre volte si ricevono chiamate mentre si naviga e si perdono altri minuti. Insomma mettiamo anche che si perdano 10 ore anziché 13 al mese e le ore effettive diventino circa 90, non più 100.
E’ evidente che il sistema Vodafone è tutto a suo vantaggio e poco “intorno a noi”. Cara Vodafone, perché non introdurre un sistema vecchio come il telefonino? Si hanno 100 ore a disposizione? Bene, il tempo deve essere scalato ogni minuto, proprio come avviene per le telefonate. Totti e Gattuso, aspettiamo una risposta da voi!
3 Comments:
E' comunque un'offerta interessante.
Fosse utilizzabile anche solo la metà del tempo offerto, ossia 50 ore con 30 euri, vuol dire 60 cent/ora.
Io che purtroppo ho la SAT è 4 volte tanto + iva.
Ma la connessione a che velocità va?
GP
La velocità varia molto...non so da cosa dipenda, comunque il massimo a cui ho scaricato è stato circa 40kb/s, non male... però a volte rimane inchiodato ai 9-10 kb
Grazie per l'informazione.
Tieni presente che la SAT che dovrebbe viaggiare 640 kbit/sec cioè 80KB/sec raramente ci riesce.
Solitamente viaggia intorno ai 30 40 KB/sec
GP
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