Prime scarcerazioni, primi problemi.
Ho letto un simpatico (si fa per dire) articolo sulla Repubblica Online nel quale si parla delle prime scarcerazioni frutto dell’indulto. Sono già numerosi i casi di persone scarcerate e tornate dietro le sbarre dopo qualche ora. A Genova, un uomo è tornato dopo 5 ore in carcere per tentata rapina; a Udine un uomo appena uscito dal carcere ha picchiato la moglie; in Sardegna due ragazzi per festeggiare l’improvvisa libertà hanno alzato il gomito e sono tornati dietro le sbarre dopo qualche ora (da sbronzi) per resistenza a pubblico ufficiale. Voi direte che è normale e che queste cose sono sempre accadute anche senza l’indulto. Il problema è che, in questo caso, la responsabilità dello Stato è duplice:1) Ha fatto tornare in libertà pericolosi individui prima che questi potessero scontare la loro pena, forzando le tappe senza alcun motivo.
2) Non è riuscito nel compito della rieducazione, anche se questo è un problema atavico delle carceri italiane.
Perché il primo provvedimento sulle carceri non è stato quello di garantire a tutti la possibilità di scontare una pena essendo rieducati? Sinceramente continuo a non capire il falso problema del sovraffollamento delle carceri. In Italia abbiamo migliaia di edifici costruiti con il denaro pubblico e mai completati o utilizzati. Non c’è bisogno di costruire penitenziari partendo dal nulla, basterebbe sfruttare e adeguare gli edifici già esistenti.
Inoltre, urge subito qualche provvedimento per snellire i processi e abbreviare i tempi biblici. Pensate che presa per il culo possa essere l'indulto per un cittadino truffato o rapinato che ha aspettato lunghi anni prima di avere giustizia ed il giorno dopo si ritrova il suo rapinatore/truffatore di nuovo in libertà. Come si dice, oltre al danno anche la beffa…
Questo l'articolo di Repubblica
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