La Sinistra che non c'è più

Forse la vittoria di Berlusconi era abbastanza scontata ma il totale annientamento della sinistra è un qualcosa che ha superato ogni tipo di previsione possibile. Si tratta di una svolta epocale, di un fatto mai accaduto prima nella storia della Repubblica. Pensare che non ci sarà nessun parlamentare a rappresentare la sinistra è piuttosto preoccupante, non solo per gli elettori (pochi apparentemente) che non possono essere rappresentati da nessuno, ma anche per la sinistra stessa.
Bertinotti ha lasciato, Giordano intende farlo, molti altri si faranno presumibilmente da parte da qui a breve tempo. La sinistra è virtualmente morta e ha toccato il punto più basso della sua lunga storia. Forse si ripartirà da questa Caporetto per affrontare una seria riflessione interna e per cercare di recuperare un rapporto con la base elettorale incrinato da troppe scelte sbagliate nel recente passato.

In questo momento non posso che fare gli auguri al nuovo Presidente del Consiglio sperando che, per una volta, riesca a mettere da parte i suoi interessi per il bene del Paese che ne ha bisogno.
Nel mentre, la sinistra autolesionista avrà tutto il tempo di ricompattarsi e presentarsi come formazione politica credibile.