martedì, luglio 11, 2006

Campioni del mondo

Ce l’abbiamo fatta. Il 9 luglio l’Italia è diventata campione del mondo vendicando le due sconfitte precedenti con la Francia (1998 e 2000). Ai rigori si è consumato l’atto finale di questo mondiale tedesco che è stato chiuso definitivamente da un rigore di Grosso. Se pensiamo soltanto a un mese fa, erano poche le persone che avrebbero scommesso sul successo degli azzurri, il cui ritiro premondiale era stato scosso dalle notizie di Calciopoli. Gli azzurri sono stati più forti di tutto, soprattutto delle polemiche sul calcio scandalo e alla fine, pur non giocando benissimo, con la Francia hanno portato a casa un successo, il quarto, che mancava da 24 anni. Scene di festa e caroselli ovunque, dalle Alpi alla Sicilia, e qualche episodio di vandalismo. Finalmente l’Italia si è unita in un urlo di gioia, però, è curioso come questo sia avvenuto per una partita di calcio. In realtà, sappiamo tutti i problemi dell’Italia: le divisioni Nord-Sud, le divisioni Roma-Milano, le divisioni Roma-Milano-Napoli, le divisioni regionali fra le città, le divisioni fra due comuni vicini. Il potere del calcio è stato quello di unificare e sanare, anche se in modo effimero, tutte le divisioni esistenti. Tuttavia, vorrei portare alla luce due semplici episodi che potrebbero far ricredere tutti sulla presunta unità del Paese. In occasione di Italia-Germania, prima della partita, Mazzocchi dal suo studio aveva lanciato l’idea di far cantare le due piazze di Roma e Milano insieme. Risultato? Milano gridava (più o meno): “La capitale siamo noi, Milano capitale”. Non faccio commenti…Secondo episodio: durante i caroselli di domenica sera ho sentito nella mia città cori, anche pesanti, contro una città della stessa regione. Non faccio commenti…E’ ovvio che il calcio unisce gli italiani ma, a parer mio, soltanto apparentemente. La vera unità deve essere trovata nei 364 giorni dell’anno restanti partendo da un cambiamento di mentalità. Sono sicuro che i tanti tifosi italiani saranno nuovamente protagonisti di episodi spiacevoli nel prossimo campionato ma spero di essere smentito dai fatti. Prendiamo tutti esempio dal Mondiale e dalla vittoria per mettere le basi di una pacifica convivenza degli italiani di diverse città negli stadi e nella vita comune, altrimenti le scene di festa di domenica non avranno alcun senso. Non possiamo aspettare altri 24 anni per vedere questo Paese unito…

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