martedì, maggio 22, 2007

I rifiuti in Campania: specchio della politica?

Ci risiamo: puntuale come un orologio svizzero, l'emergenza rifiuti in Campania occupa gli spazi di giornali e televisioni. Altrettanto puntuale, però, è l'inerzia della politica e di chi dovrebbe prendersi la briga di risolvere la situazione.
E' inaccettabile che nel nostro Paese, a detta di tanti civile, possano accadere simili situazioni degne delle più remote regioni del Terzo Mondo. Allo stesso modo, per quanto sia inaccettabile, è diventato quasi inevitabile il ripetersi della cronologia degli eventi in Campania.
Di chi è la colpa? Domanda da un milione di dollari. Come al solito, si genera uno scaricabarile (per carità, ci manca solo che si scarichi qualcos'altro...) ininito e senza via d'uscita. Sotto accusa, almeno a detta della gente, sono gli amministratori locali e, aggiungo io, la camorra che ha sempre fatto il bello ed il cattivo tempo nella gestione dello smaltimento dei rifiuti.
Per risolvere in parte il problema, ecco che qualcuno decide di piazzare una bella discarica in prossimità di un parco naturale (Serre) , provocando l'ira giustificata degli abitanti della zona. Mi chiedo chi abbia avuto la brillante idea di proporre una simile soluzione degna delle più belle barzellette.
E' vero che nessuno vuole che si costruiscano le discariche sotto casa propria, ma è anche vero che, nel caso di Serre, nessuna persona dotata di buon senso e di un certo grado di intelligenza proporrebbe o approverebbe una simile soluzione.
Detto ciò, è difficile riuscire a scoprire i responsabili del disastro naturale della Campania, ma una cosa è certa: i rifiuti sono lo specchio di una politica vecchia, stanca, senza le palle, che merita di essere abbandonata proprio come i rifiuti...
Bassolino, se ci sei batti un colpo!

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