lunedì, aprile 16, 2007

E noi paghiamo

Ancora un esempio di spreco nella nostra povera Italia da due soldi (quelli che ci sono rimasti...), e ancora una volta a documentarlo sono state le Iene, ormai programma di informazione più attendibile di tanti telegiornali che si limitano a parlarci dei fidanzamenti delle veline.
Nella zona di Ventimiglia sono state documentate le immagini di svariate motrici di treni lasciate accese per ore, nottate intere, senza un motivo apparente. Per di più, le motrici in questione producono fumi tossici ed un rumore fastidioso che angoscia gli abitanti della zona. Le motrici sono abbandonate a loro stesse, senza controllo, alla mercè di chiunque, proprio come era capitato per i traghetti dello Stretto.
Migliaia di litri di gasolio sprecati senza bisogno, e pensare che Trenitalia aveva dichiarato di essere ad un passo dal fallimento...Per l'ennesima volta, inoltre, il servizio ha evidenziato la sfacciataggine con la quale vengono rimpallate le varie responsabilità e negate le evidenze.
Ma lo Stato italiano è sempre pronto a fare il Babbo Natale in qualsiasi stagione, è un Babbo Natale che opera 365 giorni l'anno senza guardare in faccia chi chiede i doni, senza distinguere i bambini buoni da quelli cattivi.
Forza Italietta!

2 Comments:

At aprile 17, 2007 3:55 PM, Anonymous Anonimo said...

Mi permetto di far notare che non si tratta di uno spreco, ma di una truffa bella e buona adoperata a danno di Trenitalia. I locomotori non hanno un contachilometri ma solo un contatore delle oren di accensione. Pertanto lasciandolo acceso per svariate ore durante una giornata si può sostenere che abbia lavorato per il traino di vagoni in stazione. Il consumo di gasolio durante il traino è di 100 litri all'ora, mentre il consumo di gasolio da fermo è di soli 20 litri all'ora. Pertanto se le motrici vengono lasciate accese per 5 ore al giorno, i truffatori possono comodamente asportare 80 litri per 5 ore pari a 400 litri di gasolio.
La colpa di Trenitalia è quella di non adoperare corretti controlli. La colpa dei dipendenti è quella di causare il declino di un'azienda, ma quando Trenitalia fallirà si guarderanno bene dal sentirsi in colpa per quanto avranno fatto.

 
At aprile 17, 2007 6:05 PM, Blogger informatore said...

"non si tratta di uno spreco, ma di una truffa bella e buona adoperata a danno di Trenitalia"

Si, è vero. Ma il titolo del post "E noi paghiamo" non cambia...

"La colpa di Trenitalia è quella di non adoperare corretti controlli"

E' questo il nodo centrale. Possibile , mi chiedo io, che Trenitalia non sapesse? Lo sapevano tutti, i cittadini si lamentavano continuamente. E poi il fatto che in stazione nessuno abbia voluto parlare la dice lunga...
La colpa la darei in primo luogo a Trenitalia. I dipendenti, si sa, fanno i furbi ma ci deve essere qualcuno che glielo impedisca, soprattutto viste le condizioni in cui versa trenitalia.

 

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