martedì, luglio 10, 2007

I brogli nascosti.

Se c'è sempre stato più di qualche dubbio riguardo alla "pulizia" del voto specialmente in alcune regioni italiane, in particolar modo nelle zone più soggette a fenomeni di criminalità organizzzata, ora si scopre che i voti di "scambio" sono approdati oltre oceano, a migliaia di KM dalla nostra Italia.

Il video sui brogli elettorali compiuti in occasione dellle elezioni del 2006 in Australia è piuttosto eloquente e mina profondamente la già scarsa fiducia nella politica. Sia ben chiaro: i brogli, se ci sono stati, sono stati fatti a vantaggio (o danno...) di entrambe le parti politiche. Al Senato tutti i voti all'Unione, alla Camera a Forza Italia. E' pertanto curioso che dall'opposizione si levi un coro di sdegno contro i brogli, peraltro condivisibile. Se indignazione deve essere, però, che lo sia a 360 gradi. E' inutile ed antietico che il bue dica cornuto all'asino! Dall'altra parte, la maggioranza si deve interrogare sui voti del Senato e su chi sia potuto essere il regista di questo giochetto sporco.

Una cosa che non riesco a capire, però, è la richiesta da parte dell'opposizione di ricontare le schede. Scusate, se i voti sono stati messi (esempio) tutti a favore dell'Unione, è ovvio che il riconteggio non potrà che confermare una tale ipotesi...e viceversa. Qui non si tratta di riconteggiare ma di capire...

2 Comments:

At luglio 10, 2007 6:45 PM, Anonymous Anonimo said...

Il video sui presunti brogli nel voto all'estero presente da oggi sul sito Repubblica.it ha tutta l'aria di una simpatica bufala.
Pur non tenendo conto delle incongruenze tra video, intervista al sig.Rajo e ritardo nella denuncia, una visione attenta del filmato riserva sorprese.
Per prima cosa il "reporter" più che documentare una falsificazione sembra suggerirla: l'anonimo che impugna la penna pone i segni dopo che la voce fuori campo ha suggerito dove farli. Solo in un caso agisce di propria iniziativa: e, guarda un po', solo in questa fase "vota" il simbolo di Forza Italia.
Ma c'è di meglio: per pochi secondi viene inquadrato un calendario, forse per avvalorare quanto detto nell'intervista ("Questo succedeva, attenti, almeno una settimana prima che si votasse in Italia") il mese è, infatti, Marzo. Peccato pero' che dalla disposizione dei giorni della settimana sembri piu' il marzo del 2007, in cui il giorno 31 è caduto di sabato.
Avrei voluto inviare questo post a Repubblica , ma al momento non sono stati attivati commenti a questa vicenda.
Luciano

 
At luglio 10, 2007 6:53 PM, Blogger informatore said...

Bene, ne prenderemo atto se fosse così come dici tu, speriamo!

Grazie per la segnalazione comunque

Informatore

 

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