giovedì, febbraio 08, 2007

Il calcio riparte

Come era ampiamente prevedibile, dopo una settimana di stop, il calcio ripartirà durante questo weekend. Stanno per essere introdotte alcune norme che inaspriranno i comportamenti violenti dei tifosi, allungando anche i tempi per l’arresto in flagranza da 36 a 48 ore. La norma che sicuramente farà più discutere è quella che impedirà agli stadi non in regola di accogliere i tifosi. La conseguenza di tutto ciò sarà che le società che giocheranno in impianti non a norma, saranno costrette a giocare a porte chiuse.
La prima considerazione da fare riguarda proprio la normativa sugli stadi. Mi chiedo, ma queste norme non esistevano già (decreto Pisanu)? Si, certo, ma l’Italia è abituata a ritardare tutto e gli impianti non a norma, finora, sono stati tenuti in vita dalle deroghe.
Seconda considerazione: gli incidenti di Catania, ma anche tanti altri, sono avvenuti fuori dagli stadi, pertanto mi risulta difficile capire come queste norme possano impedire, in futuro, comportamenti come quelli già visti.
Terza considerazione: Parole, parole, parole, su nuove norme, sul pugno di ferro, sulla tolleranza zero. Ho sentito pochissime considerazioni, invece, sul perché di questi fatti. Perché alcuni giovani “tifosi” sono accecati dall’odio nei confronti della Polizia, tanto da scatenare guerriglie urbane? Se non comprendiamo il perché, sarà difficile estirpare la radice del problema che, a mio parere, si ripresenterà a breve.
Ho visto alcune trasmissioni in cui alcuni capi ultrà hanno proposto degli incontri con i tifosi delle altre squadre per cercare di trovare soluzioni soddisfacenti. A mio avviso, questa sarebbe un’ottima soluzione perché solo gli ultrà, al loro interno, sanno e possono fare qualcosa per cambiare le cose. Se, però, gli appelli degli ultrà cadranno nel vuoto, le norme da sole potranno risolvere ben poco.

Free Hit Counter
Free Hit Counter