Berlusconi ed il nucleare
Ieri il nostro caro Silvietto, intervenendo al congresso dei notai a Roma, ha sollevato la questione del nucleare. Secondo lui, infatti, anche l'Italia dovrebbe avere(o meglio riavere) i propri impianti di produzione di energia nucleare, smantellati nel 1987 in seguito all'esito del referendum sul nucleare. Ora, è vero che siamo costretti ad importare l'energia dai nostri vicini (Francia,Austria,Slovenia...) e che ciò comporta un elevato costo per i cittadini (e anche qualche conseguenza come il black out...), ma è anche vero che sono passati quasi 20 anni dall'abolizione del nucleare e nel frattempo anche i tempi sono cambiati. Personalmente ritengo che il problema dellle fonti energetiche debba essere impostato tenendo conto delle enormi possibilità di sviluppo di fonti energetiche alternative, settore dove l'Italia è molto indietro rispetto ai paesi del nord Europa. Riproporre la questione del nucleare mi pare francamente fuori luogo fuori tempo per risolvere il problema energetico. Caro Silvio, se proprio dovessi vincere le prossime elezioni pensa invece a programmare una politica di sviluppo delle fonti energetiche alternative e non a riproporre delle soluzioni ovvie e scontate...
2 Comments:
Pensa che diversi mesi fa Prodi, interrogato sulla questione energetica, aveva riaperto le porte sia al nucelare sia al carbone.
Per la serie: indietro di 20 anni, indietro di 70 anni.
Poi per fortuna ha ritrattato progressivamente, qualcuno deve avergli fatto nortare che la coalizione di Centro-sinistra ha tra i suoi punti programmatici anche una certa "politica ambientale".
Povero Romano, non può mica ricordarsi di tutto...
Jerome
Ma speriamo che le prossime elezioni non le vinca Berlusconi!!!
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