martedì, aprile 24, 2007

PD o PDPDT?

Partito Democratico o Partito Della Perdita Di Tempo?

Dopo i congressi dei DS e della Margherita nei quali si è discusso sulla nascita del PD, la strada verso il Partito unico del centrosinistra sembra spianata.
Personalmente, ritengo che il nuovo PD non sia necessario in questo momento e che, inoltre, rischi di ghettizzare ancora di più la vera sinistra. In sintesi ecco le perplessità principali:

1) Che ne sarà della sinistra moderata? Verrà assorbita in un calderone con una forte componente ex-democristiana che limiterà ogni tentativo di apertura sui temi etici e laici in generale. Conseguenza? Impossibilità di far diventare l'Italia un Paese laico.

2) Baratro accentuato fra Sinistra "Moderata" e Sinistra "Estremista", quest'ultima sempre più isolata nelle battaglie storiche della sinistra. Conseguenza? Nelle elezioni future il dialogo e l'accordo sui programmi fra il futuro PD e la sinistra sarà più difficile di quanto non lo sia attualmente con la presenza dei DS, cerniera fra sinistra estrema e Margherita.

3) Ho dei seri dubbi sulla tenuta del PD a lungo termine. L'Italia è il Paese dei piccoli interessi di bottega, delle ripicche politiche, del trasformismo, delle scissioni improvvise. Già ora molti esponenti dei DS sono contrari...Conseguenza? Lo splendore di un partito unico di centrosinistra lascerà ben presto il posto agli interessi personali che porteranno a frazionamenti e divisioni. Non siamo ancora pronti per un modello all'americana...

4) La sinistra sta governando o è all'opposizione? Mi risulta che stia governando, pertanto la discussione sul PD e tutto il processo di formazione del nuovo partito stanno togliendo e toglieranno importanti risorse all'Unione, più preoccupata di scegliere il nuovo leader che di attuare il programma di Governo. Conseguenza? Fra 4 anni l'unico vero risultato del Governo sarà la nascita del PD. Peccato che non fosse questo l'impegno preso con gli elettori, stanchi di una politica distante, elitaria, fatta di promesse e di ideali sbandierati.

Ecco quale sarebbe, invece, la situazione ideale:

Accantonare per 4 anni tutte le discussioni sul PD. Governare seriamente e recuperare la fiducia degli elettori ottenendo importanti risultati per il Paese. In questo modo il centrosinistra potrebbe tranquillamente presentarsi alle prossime elezioni in una situazione di forza rispetto alla CDL e vincerle senza alcun problema. A QUESTO PUNTO, si potrebbe iniziare la discussione sul PD pur con i tanti dubbi espressi nei primi 3 punti. Insomma, prima il DOVERE, poi il PIACERE...

venerdì, aprile 20, 2007

Fare l'imprenditore? Meglio l'operaio...

Esiste, come si sa, una contrapposizione storica fra operai ed imprenditori. Uno dei motivi di tale "conflitto" è sicuramente quello economico. Secondo l'operaio, il "padrone" accumula ricchezze che non vengono redistribuite in modo equo e non premiano l'operaio adeguatamente per il lavoro svolto.
Esiste, però, un caso singolare in Italia, più precisamente a Sulmona. Stiamo parlando della fabbrica storica di confetti Pelino. In questa azienda sono gli operai a guardare dall'alto i loro "capi", a sfoggiare una Fiat Seicento provocando l'invidia del datore di lavoro che non se la può permettere. Perchè, direte voi? Perchè, secondo la classifica dei redditi degli attuali Parlamentari, Paola Pelino, eletta lo scorso anno nelle file di Forza Italia, ha dichiarato (nel 2005) poco più di 6.000 Euro a cui vanno sottratte le imposte, piuttosto modeste viste la cifra. La deputata abruzzese, ovviamente, è la padrona della omonima azienda di confetti (insieme ad altri soci) ed era passata alla storia per una frase infelice sui gay.
La domanda sorge spontanea: come fai, cara Paola, a vivere con 500 Euro al mese senza tredicesima? Immagino sia molto complicato tirare avanti, anche il pagamento di una bolletta può essere la causa di un digiuno forzato.
Pensate un pò in che modo la signora Pelino guarda i propri operai che guadagnano più del doppio di lei...Che invidia tutti quei soldi!
Ma ho trovato la soluzione: Paola Pelino potrebbe farsi assumere dalla sua fabbrica come operaia, almeno non avrebbe più problemi a pagare le bollette e potrebbe permettersi pure una cena in ristorante al mese.
Scherzi a parte, è VERGOGNOSO. La lotta all'evasione deve cominciare dai Parlamentari.

mercoledì, aprile 18, 2007

La Democrazia delle armi

Dopo la strage compiuta dal 23 enne Cho Seung-Hui nel campus universitario di Blacksburg costata la vita a 32 persone, è lecito, ancora una volta, interrogarsi sulla libera vendita delle armi negli USA. Infatti, nel Paese che ha come obiettivo primario l'esportazione della democrazia, è facilisimo procurarsi le armi per chiunque risieda nel territorio americano. La conseguenza è che, spesso, dei pazzi squilibrati compiono stragi qua e là, privilegiando in modo particolare le scuole e le università.
Dunque, mi chiedo, come sia possibile che in un Paese che voglia esportare la democrazia e la libertà, si permetta a chiunque di acquistare armi da fuoco e proiettili nei supermercati. E' evidente che dietro tutto ciò vi sia una potente lobby delle armi in grado di assicurare voti consistenti ai candidati Presidenti di turno e di ostacolare qualsiasi tentativo di bloccare la vendita di armi.
Bush ha il cuore pieno di dolore, grida all'orrore, ma è anche lui, in parte responsabile delle stragi che vengono compiute. Il vero orrore è il suo completo menefreghismo nei confronti del problema.
In tutto ciò c'è un paradosso scandaloso: Gli USA hanno blindato il loro territorio, sbandierano ai quattro venti la questione della sicurezza interna, interrogano i turisti che atterrano sul loro suolo per sapere anche quante volte vanno in bagno. Insomma, è aumentato il grado di sicurezza ma nessuno ancora ha vietato il libero commercio delle armi. Se ci pensiamo bene, tutto ciò è assolutamente scandaloso...
Ma, si sa, il denaro è denaro e la vita di tanti innocenti conta poco di fronte ai milioni di dollari frutto del commercio di armi. Quante volte ancora Bush griderà all'orrore e avrà il cuore pieno di tristezza?

lunedì, aprile 16, 2007

E noi paghiamo

Ancora un esempio di spreco nella nostra povera Italia da due soldi (quelli che ci sono rimasti...), e ancora una volta a documentarlo sono state le Iene, ormai programma di informazione più attendibile di tanti telegiornali che si limitano a parlarci dei fidanzamenti delle veline.
Nella zona di Ventimiglia sono state documentate le immagini di svariate motrici di treni lasciate accese per ore, nottate intere, senza un motivo apparente. Per di più, le motrici in questione producono fumi tossici ed un rumore fastidioso che angoscia gli abitanti della zona. Le motrici sono abbandonate a loro stesse, senza controllo, alla mercè di chiunque, proprio come era capitato per i traghetti dello Stretto.
Migliaia di litri di gasolio sprecati senza bisogno, e pensare che Trenitalia aveva dichiarato di essere ad un passo dal fallimento...Per l'ennesima volta, inoltre, il servizio ha evidenziato la sfacciataggine con la quale vengono rimpallate le varie responsabilità e negate le evidenze.
Ma lo Stato italiano è sempre pronto a fare il Babbo Natale in qualsiasi stagione, è un Babbo Natale che opera 365 giorni l'anno senza guardare in faccia chi chiede i doni, senza distinguere i bambini buoni da quelli cattivi.
Forza Italietta!

sabato, aprile 14, 2007

La distanza dalla realtà

Da parecchio tempo nell'Unione si discute della possibile nascita del Partito Democratico (PD) sul modello delle grandi democrazie occidentali. Fra riunioni e riunioncine ogni giorno si sentono pareri discordanti. C'è chi dice un sì convinto, chi un no convinto (Mussi) e chi dice forse, vediamo...
La notizia dell'ultima ora è che Prodi è intervenuto al congresso dello SDI invitando gli amici socialisti nel grande calderone del futuro PD, anche se Boselli non sembra essere pienamente convinto di una tale ipotesi.
Personalmente ritengo che tutto l'inchiostro usato per parlare del PD e dei risvolti politici che avrà sia, in questo momento, poco più di uno spreco. Lascerei i congressi e i dibattiti sulle coalizioni alla CDL che non è impegnata nel governo del Paese. Per quanto riguarda l'Unione, ogni minuto che si discute sul PD è un minuto che si toglie a tutti noi, i cittadini italiani.
Non mi interessa del PD, del futuro della coalizione, dei litigi fra i DS e Mussi, dell'inserimento dello SDI nel PD, delle perplessità di Angius e di Bersani. Almeno non in questo momento!
Ci sarà il tempo per discutere anche di questo, ma non adesso. Il tempo passa, è già passato un anno piuttosto tribolato per il Governo ed il Paese ha bisogno di risposte concrete, non di previsioni astrologiche riguardo al PD.
Per questo ritengo che la politica, come sempre, stia ancora pensando a cose molto distanti dalla realtà. Non penso che alla gente interessi molto il dibatto sul PD, alla gente interessano risposte.
Svegliatevi, sennò cosa direte fra 4 anni (...) in campagna elettorale? Che avete fondato il PD? Ah, bene, interessante...

giovedì, aprile 12, 2007

E’ giusto pagare i riscatti?

Non se ne può più di sentire polemiche sulle persone sequestrate in Iraq e Afghanistan. Anche l’ultimo caso, quello di Mastrogiacomo, fortunatamente liberato, sta suscitando polemiche ed interrogazioni parlamentari anche a causa dell’uccisione del suo interprete afgano. Il paradosso è che, se qualcuno viene liberato è grazie a qualcun altro che ha pagato un riscatto, se non viene liberato, invece, è colpa di qualcuno che il riscatto non l’ha pagato.
Insomma, in entrambi i casi sorgono sempre polemiche. E’ noto che per liberare Mastrogiacomo (e altri sequestrati in passato) sia stato pagato un riscatto di qualche milione di euro. Dunque, mi chiedo: è giusto pagare soldi ai terroristi e quindi foraggiarli nelle loro attività criminose? D’altra parte mi chiedo: è giusto non pagare e lasciar morire orrendamente i vari Stefio, Sgrena e Mastrogiacomo? Il dilemma persiste…Se dovessimo fare un ragionamento in termini di numeri dovremmo pensare che sia giusto non pagare perché una vittima è pur sempre meglio di centinaia di vittime ammazzate a causa della forza economica dei terroristi che possono permettersi di “investire” ingenti risorse nell’organizzazione degli attentati.
E’ veramente difficile giungere ad una conclusione chiara, perché in entrambi i casi si sbaglierebbe comunque. Personalmente, propendo per il non pagamento di un riscatto, per evitare di rimanere nelle mani dei terroristi ed essere da loro ricattati.
So che è difficile ragionare in questi termini e se fossi il figlio di qualche sequestrato la penserei diversamente, forse…Ma è l’unico modo per imporsi e debellare questa orrenda piaga dei sequestri mediorientali.

mercoledì, aprile 04, 2007

Dico basta!

Non ho mai affrontato il tema dei Dico (ex Pacs) se non marginalmente. Dopo le esternazioni di Bagnasco, che ha citato la questione delle famiglie di fatto insieme a quella della pedofilia e dell'incesto, è difficile non esprimere un parere. E' vero, forse i giornali hanno esagerato perchè Bagnasco non ha equiparato o paragonato i Dico alla pedofilia ma è chiaro che la Chiesa, in questo momento, vede nelle famiglie di fatto un diavolo da combattere a tutti i costi e con tutti i mezzi.
Innanzitutto non capisco chi continua, politici compresi, a ribadire che un' eventuale apertura alle famiglie omosessuali inciderebbe sul calo demografico del paese, peraltro già in atto da molto tempo. Mi chiedo: ma cosa pensate, che se gli omosessuali che non venissero riconosciuti si sposerebbero con una persona dell'altro sesso in Chiesa e facessero figli per impedire il calo demografico? Penso proprio di no...L'eventuale concessione di diritti alle "famiglie" omosessuali non intaccherebbe neanche in minima parte la diminuzione della natalità e tantomeno lo sfascio della famiglia tradizionale. Non penso sia così difficile da capire.
In secondo luogo, continuo a non capire perchè la Chiesa e alcune parti politiche si soffermino sulla forma della famiglia (cristiana, di fatto) piuttosto che pensare alla felicità e al sostegno concreto della famiglia stessa. Meglio cento famiglie di fatto felici e con figli che dieci cristiane infelici. La Chiesa dovrebbe cercare di riportare al centro della famiglia l'Amore, non le forme giuridiche. Anche perchè penso che chi vuole sposarsi in Chiesa lo faccia comunque, a prescindere dalla legalizzazione delle coppie di fatto. Dall'altra parte, chi non si vuole sposare in Chiesa continuerà a non farlo...
Cerchiamo di capire perchè oggi le famiglie di qualsiasi tipo facciano fatica a rimanere insieme, a fare figli, ad essere felici. Questi sono i punti centrali su cui si dovrebbe soffermare la Chiesa anzichè continuare a demonizzare chi non si adegua alle regole crisitane.

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