lunedì, gennaio 29, 2007

Qualità della vita: Italia ottava ?!?

Secondo il sito americano Internationalliving, l'Italia, nella classifica sulla qualità della vita di quest’anno (dominata dalla Francia), sarebbe all'ottavo posto al mondo. Vi chiederete quali siano gli indicatori che hanno fatto si che l'Italia si aggiudicasse un risultato così importante ed oltre ogni aspettativa. Eccoli qui:

1) Costo della vita: a me non sembra così basso e soprattutto proporzionato alle retribuzioni ridicole che abbiamo in Italia. Dopo l’entrata dell’Euro abbiamo prezzi alle stelle e stipendi da fame.

2) Cultura e intrattenimento: è vero, l'Italia ha un patrimonio culturale invidiabile ma quanti sono i nostri compatrioti interessati?

3) Economia: Stendiamo un velo pietoso. Nel sito si può notare come alcuni fra i parametri considerati riguardino la possibilità di pagare meno tasse, la facilità ad investire in nuovi business, il luogo dove ricominciare una nuova vita, le opportunità generali offerte dalla Nazione presa in considerazione. Mi chiedo: siamo noi troppo vittimisti o gli altri che non cpaiscono a fondo la situazione italiana?

4) Inquinamento: Invito i redattori della classifica a passare una settimana a Roma o Milano.

5) Libertà: Forse un po’ di più rispetto ad un anno fa…

6) Sanità: Basterebbe questo indicatore per compromettere anche gli eventuali brillanti risultati negli altri...

7) Infrastrutture: Invito gli autori della classifica a percorrere la Salerno-Reggio e a dare una occhiatina al passante di Mestre.

8) Sicurezza: Forse qui siamo nella media europea...

9) Clima: Decisamente buono, se non fosse per gli ultimi tempi in cui c'è da impazzire.

Peccato, fra gli indicatori manca la qualità della Giustizia come, per esempio, la durata dei processi. Se avessero incluso anche questo parametro l’Italia avrebbe poturo aspirare tranquillamente al primo posto …

Dunque, dovremmo essere orgogliosi del nostro Paese, almeno secondo quanto affermano gli americani. Non buttiamoci giù, il nostro è un Paese dinamico, pieno di opportunità, invidiabile sotto alcuni aspetti. Sapete qual è la cosa più curiosa? Nel sito c’è canche un sondaggio (simile a quello da me proposto) che chiede in quali dei primi 10 Paesi in classifica si vorrebbe vivere. Bene, l’Italia è di gran lunga al primo posto, con oltre la metà delle preferenze!
Tuttavia, io non mi fido tanto delle classifiche e non vedo l’ora di andarmene dall’Italia, chissà perché…

Internationalliving

sabato, gennaio 27, 2007

Il nostro terzo mondo

Piano piano tutti i pilastri di una nazione che si dovrebbe considerare civile stanno venendo giù come se fossero costruiti fatti di cartapesta. Dopo lo scandalo della Sanità (Policlinico), ora è la volta della Giustizia e la città è sempre la stessa: Roma. La città, però, ha un valore puramente simbolico perchè è difficile immaginare che negli altri posti la situazione sia migliore. Che la Giustizia italiana faccia acqua da tutte le parti non è un mistero, anche Report aveva documentato la situazione tragica del Tribunale di Napoli. Un Tribunale, quello di Roma, che per funzionare bene ha bisogno di non essere soggetto alla legge ed al rispetto di norme ben preciso. Carte abbandonate e alla mercè di chiunque, gente che si intrufola nelle stanze senza i permessi, documenti che spariscono e riappaiono. Un girone infernale dantesco forse farebbe meno impressione...
Eppure c’è un Ministro, Mastella, che si è dichiarato indignato ed ha definito la situazione vergognosa promettendo di compiere delle indagini. A questo punto, mi chiedo quale sia la funzione di un Ministro della Giustizia: andare a Porta a Porta a parlare dei salumi campani o frequentare i Tribunali per comprenderne la situazione? Infatti, mi sembra assurdo che un Ministro (come lui anche i precedenti) cada dalle nuvole quando vengono alla luce inchieste di tale importanza.
Dove erano i vari Ministri della Sanità e della Giustizia fino a oggi? Il fatto è che l’Italia crede di essere una grande Nazione, si preoccupa dei rapporti con gli Usa, delle mssioni di pace, del ruolo dell’Italia nel Mondo, di esportare il Made in Italy, ma non ha ancora capito che la vera nazione da aiutare a crescere è proprio sé stessa…

martedì, gennaio 23, 2007

Scaricare rimane illegale

E' durato poco il sospiro di sollievo che tutti avevamo tirato all'indomani della sentenza della Cassazione a proposito del file-sharing. Sembrava troppo bello per essere vero agli occhi di milioni di downloaders ed infatti, nella giornata di ieri, la FIMI (Federazione dell'industria musicale italiana) ha emesso un comunicato di smentita e di chiarimento sulla situazione normativa vigente. Si precisa, infatti, che lo scaricamento di files protetti da copyright rimane punibile con una sanzione amministrativa come anche la condivisione che però, ove vi siano fini di lucro, potrebbe anche essere punita penalmente. In realtà, la sentenza della Cassazione, che aveva creato un pasticcio nel mondo dell'informazione, si riferiva a norme vigenti all'epoca dell'adempimento del presunto reato. Ora, le norme sono state superate e aggiornate. Pertanto, cari amici della rete, occhio a non scaricare file illegali. Ora, cancellerò subito il film che avevo scaricato l'altro giorno...

Comunicato FIMI

sabato, gennaio 20, 2007

Un sospiro di sollievo...

La Cassazione ha stabilito (149/2007) che lo scaricamento dalla rete di file protetti da copyright non è reato purchè i file in questione non vengano utilizzati per fini di lucro. In questo modo, due studenti torinesi sono stati scagionati dalla condanna subita in appello per aver copiato e distribuito in rete materiale protetto. La sentenza della Cassazione è sicuramente un punto a favore dei milioni di utenti che scaricano gratuitamente files di ogni genere e tipo dalla rete protetti da copyright. Bisognerà vedere cosa succederà in futuro, quando ci saranno casi analoghi o quando le società deputate a far rispettare la legalità dei contenuti distribuiti (SIAE) prenderanno le contromosse. Intanto, tiriamo tutti un sospiro di sollievo ma scusatemi, ora devo andare, ho appena finito di scaricare un bellissimo film :))

giovedì, gennaio 18, 2007

Il solito problema dello smog...

Ogni tanto, come una routine, da giornali e telegiornali viene dato l'allarme smog. Certamente sarà vero, ma perchè nessuno parla delle reali cause di tutto ciò? I sindaci prefersicono bloccare la circolazione la domenica o imporre le targhe alterne ma tutto ciò non contribuisce assolutamente a risolvere il problema di fondo. La verità e che i trasporti pubblici fanno pena in una città come Roma, nella quale il contributo delle auto al valore di polveri sottili è del 70%, una cifra enorme.
Perché, dunque, non pensare di rendere il trasporto pubblico più agevole nelle nostre città? Ma è possibile che la metropolitana nella capitale italiana debba chiudere alle 23 (quando va bene..)? E’ pensabile che, a parità di abitanti, Milano abbia tre linee metropolitane e Monaco di Baviera quindici? A proposito, sono appena tornato da Monaco, grande centro economico della Germania. Bene, traffico praticamente inesistente e metro che chiude solo 2 ore al giorno, dalle 02.00 alle 04.00 più una rete imponente di autobus e tram cittadini. Inutile sottolinearne la puntualità…

Inoltre, per quanto riguarda l’inquinamento delle auto, ci stanno veramente prendendo per i fondelli. Sapete che dal 2009 entrerà in vigore la normativa Euro 5 e dal 2014 la Euro 6? Proprio così, ancora una volta, a distanza di 2 anni dall'introduzione dell'Euro 4, saremo costretti a cambiare l'auto. La normatytiva prevede, tra l’altro, una deroga per i SUV che potranno adeguarsi all’Euro 5 nel 2012...Vergogna! Praticamente, se dovessimo seguire le normative dovremmo cambiare 3 auto in 9 anni (dal 2005 al 2014) e tutto ciò a beneficio delle case automobilistiche che ringraziano e porgono i migliori saluti a tutti. Mi chiedo: perchè non promuovere normative serie una volta per tutte? Facciamo entrare questa benedetta Euro 6, o magari 7,8,9 da subito o qualche anno più avanti ma non è pensabile che ogni 5 anni la macchina debba essere buttata via. Tanto lo sappiamo, le nuove Euro 7,8,9 etc.. sono già pronte nel cassetto. E’ forse vero che con i nuovi standard Euro 5 e 6 l’inquinamento delle auto diminuirà ma non si pensa affatto all’impatto ambientale legato allo smaltimento delle vecchie/nuove auto e della produzione di milioni di nuove vetture in così poco tempo.
Vogliamo, infine, parlare dei biocarburanti che annullerebbero quasi totalmente le emissioni delle autovetture? E' vero, forse sono ancora aniteconomici ma uno Stato serio non deve fare delle valutazioni solo in base a questioni economiche. Il tornaconto in termini di benessere dei cittadini è più importante dei conti di uno Stato...

lunedì, gennaio 15, 2007

Il dilemma del contribuente

Dopo gli scandali che hanno attraversato la Sanità è lecito fare una breve riflessione. Un contribuente dello Stato italiano (non lavoratore dipendente) potrebbe domandarsi se sia giusto pagare le imposte fino all'ultimo centesimo oppure tenersi qualcosa in tasca ed evadere il fisco. Poniamo che il lavoratore autonomo in questione guadagni circa 1200 euro al mese netti (pagando tutte le imposte regolarmente) e abbia una moglie ed un figlio a carico. Per una qualsiasi necessità il lavoratore o un membro della famiglia si devono recare al Policlinico (esiste un "policlinico" in ogni città italiana) ma la situazione igienico sanitaria è quella che è ed, anzichè essere curato, il malato contrae qualche infezione allungando i tempi di degenza e rischiando serie complicazioni. A questo punto, il lavoratore che non ha mai evaso si chiede a cosa servano le imposte da lui pagate se lo Stato non restituisce un servizio degno di tal nome. Purtroppo, però, il lavoratore non si può permettere strutture private e qui scatta l'illuminazione: perchè non evadere, lasciarsi 200-300 euro in tasca in più al mese e garantirsi, in caso di malattia, un trattamento in una struttura privata? Il lavoratore autonomo è un privilegiato perchè può permettersi di evadere ma pensiamo a chi non lo può fare...
Dunque, mi chiedo: è moralmente lecito evadere? No. E' moralmente lecito evadere quando tuo figlio si prende una malattia in un ospedale pubblico per carenze igieniche? Forse si...
E' qui che la politica deve dare delle risposte perchè la lotta all'evasione, secondo me, passa anche per il detto latino "do ut des" e se le istituzioni non fanno nula per garantire che il cittadino che paga abbia un seervizio adeguato, non ci si può lamentare del fatto che l'evasione sia così alta.
Detto ciò, questo è un semplicemente un esempio perchè, come sappiamo, spesso gli evasori guadagnano molto di più di 1200 euro al mese ed evadono migliaia di euro per potersi permettere il SUV. Qui, però, siamo in presenza di una furberia bella e buona e non di una necessità palese..

venerdì, gennaio 05, 2007

Policlinico: che vergogna!

La malasanità ancora una volta è in prima pagina nella nostra italietta. Questa volta il centro dello scandalo è il Policlinico Umberto I di Roma, uno dei più grandi ospedali d'Italia. Immondizia, personale che fuma in corsia, provette incustodite, norme igieniche inesistenti, queste alcune delle cose scoperte dall'inviato dell'Espresso Fabrizio Gatti, già autore in passato di altre inchieste shock (CPT e raccolta pomodori in Puglia).
Mi chiedo cosa ci stiano a fare i vari assessori e ministri se poi dobbiamo continuamente scoprire che i servizi sanitari anzichè migliorare mostrano un degrado da terzo mondo. Ma siamo veramente un Paese civile? Io credo di no e la strada, per il momento, è ancora tutta in salita. E non iniziamo con i soliti rimpalli di responsabilità fra le varie autorità che si dovrebbero occupare della nostra salute.
Perchè ogni volta le indagini devono partire dopo le denunce dei giornalisti? Ormai i giornalisti hanno preso il posto degli ispettori ministeriali e regionali che non sono più in grado di compiere il proprio lavoro in maniera efficiente. Se Marrazzo e la Turco hanno prontamente assicurato di voler avviare tutte le indagini e le ispezioni del caso, Storace accusa la gestione Marrazzo. L'ex Presidente del Lazio si dovrebbe vergognare ammettendo anche le sue responsabilità perchè è difficile credere che ai suoi tempi il Policlinico fosse un esempio di igiene e rispetto delle norme sanitarie.
Il mio augurio è che tutti coloro che sono implicati nella gestione del Policlinico vengano al più presto licenziati senza neanche 1 euro di liquidazione, ma temo che il mio rimarrà semplicemente un sogno...

mercoledì, gennaio 03, 2007

L'arroganza degli USA

Secondo un accordo stipulato fra USA e Unione Europea per combattere il terrorismo, gli Stati Uniti avranno il diritto di accedere liberamente ai dati delle carte di credito e alle email di tutti i viaggiatori che dall'UE saranno diretti sul suolo americano. Le compagnie aeree, quindi, dovranno comunicare i dati alle autorità americane che potranno curiosare tranquillamente sulla nostra vita privata. Infatti, l'accesso ai dati non riguarderà soltanto le transazioni relative al viaggio ma tutto ciò che le autorità riterranno opportuno sapere. In altre parole, gli USA avranno la possibilità di spiare le nostre vite e di farsi gli affari nostri. Nel nome del terrorismo, piano piano, ci stiamo avviando verso un Grande Fratello di massa che, inveitabilmente, avrà come conseguenza quella di orientare anche i gusti ed i consumi delle persone già pesantemente pilotati. Infatti, siamo già in presenza di un GF su scala globale e questi ulteriori provvedimenti rischiano di far scomparire anche quel minimo di privacy che ci è ancora rimasta.
E' curioso come gli USA si professino esportatori di libertà e democrazia ma, allo stesso tempo, cerchino in ogni modo di togliere agli individui la tanto decantata libertà. Perchè, in nome del terrorismo, non iniziano a prendere provvedimenti seri sul traffico di armi che loro stesi proteggono e alimentano continuamente? Forse, ho capito: in nome della libertà e del libero commercio...

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