mercoledì, maggio 31, 2006

Avviso di sfratto non eseguito.

Secondo Berlusconi, le elezioni amministrative appena concluse avrebbero dovuto dare una spallata al governo Prodi e, più precisamente, un vero e proprio avviso di sfratto. I risultati tuttavia non hanno permesso l’esecuzione di uno sfratto, infatti il centrodestra ha perso comuni e province a favore del centrosinistra e anche nel caso delle riconferme, come in Sicilia dove ha vinto Cuffaro (stendiamo un velo pietoso, la lotta alla mafia è distante…) e Milano dove la Moratti ha preso il posto di Albertini, i risultati sono stati inferiori a quelli di cinque anni fa. Il risultato più eclatante è stato quello di Chiamparino che con un 66,6% ha surclassato l’ex Ministro Buttiglione che ha portato a casa un misero 29,5%. Insomma, se dopo le elezioni politiche tutti dicevano che il Paese era spaccato a metà (come i nostri c. …..) ora si può dire che il Paese pende più da una parte, quella del centrosinistra. Dopo il risultato di queste ultime elezioni anche Berlusconi ha preferito abbandonare in parte la guerra che aveva scatenato, affermando di non voler considerare l’esito del Referendum Costituzionale del 25 giugno come un ulteriore tentativo di spallata al nuovo governo. Tornando all’avviso di sfratto minacciato dall’ex Premier, è giusto soffermarci brevemente sul significato della frase. Un avviso di sfratto viene dato da un padrone di casa ad un inquilino in affitto, giusto? Secondo questa considerazione, Berlusconi si sentirebbe padrone di casa e Prodi sarebbe in affitto da lui. Il fatto è che Palazzo Chigi non è in affitto e non esiste nessun padrone di casa se non lo Stato stesso. Chi “risiede” a Palazzo Chigi lo fa in virtù della vittoria conseguita alle elezioni, del conferimento dell’incarico da parte del Presidente della Repubblica e del voto di fiducia espresso dal Parlamento. Forse Berlusconi non lo sa ancora, ma lui non è il padrone di Palazzo Chigi e Prodi non gli paga nessun affitto… E’ questo ciò che manca a Berlusconi: il senso delle istituzioni e l’umiltà di ammettere le sconfitte.

lunedì, maggio 29, 2006

Le convenzioni universitarie

Ieri sera nel programma Report, in onda su Raitre, hanno parlato delle convenzioni stipulate dai vari ordini professionali e dagli statali con le Università italiane. Tra coloro che ne possono usufruire ci sono, per esempio: l’Ordine dei Giornalisti, i ragionieri commercialisti, la Polizia di Stato, l’Inps, i vari Ministeri. In cosa consistono le convenzioni? Praticamente, coloro che non sono laureati (o coloro che vogliono una seconda laurea) e rientrano in una delle categorie privilegiate che possono usufruire delle convenzioni, ottengono uno sconto in termini di crediti formativi, in modo tale che, alla fine dei conti, possono conseguire la laurea saltando parecchi esami. Questo sconto è giustificato in base al fatto che i lavoratori, avendo accumulato una certa esperienza nel campo lavorativo possono saltare gli esami i cui contenuti si presume che siano dati per scontati. L’esperienza lavorativa ed i vari corsi di formazione svolti internamente agli uffici vengono riconosciuti come dei veri e propri esami. Lo slogan recita: “Laureare l’esperienza”. Scusate, se si ritiene che i lavoratori abbiano le competenze necessarie, perché fargli saltare gli esami? Potrebbero sostenerli quasi senza studiare, ma almeno in tal modo si potrebbe certificare la reale preparazione di ognuno. Quale è la conseguenza di tutto ciò? Molti più laureati non preparati, molte più università ricche, meno possibilità da parte dei veri laureati di aspirare ad un posto da dirigente essendo la competizione più agguerrita e falsata. Mi chiedo perchè uno studente debba faticare il doppio rispetto a chi lavora a parità di titolo conseguito. E’ positivo il fatto che i laureati aumentino, ma è negativo che lo facciano in questo modo perché così si riduce (se non lo è già) la laurea ad un pezzo di carta inutile e la laurea viene totalmente svalutata ed inflazionata. Il meccanismo delle convenzioni non fa altro che chiudere le porte a moltissimi veri laureati che si vedono soffiare il posto da persone che hanno conseguito una finta laurea. Non penso che in questo modo si vada lontano, il Paese ha bisogno di competenze non di pezzi carta qualunque.

mercoledì, maggio 24, 2006

Sbarchi clandestini? Ecco la soluzione.

Non sono un Ministro ma mi permetto ugualmente di prospettare una possibile soluzione al continuo afflusso di clandestini nel nostro Paese tramite gommoni, barchette e altri mezzi di fortuna. La questione degli sbarchi, complice anche il bel tempo e l’arrivo dell’estate, è tornata d’attualità in questi giorni quando i clandestini hanno ripreso il loro flusso migratorio verso l’Italia. Ogni tanto si sente parlare di misure preventive e di come affrontare una simile situazione. Non entro nel merito della questione riguardante la chiusura o il mantenimento dei CPT o degli accordi fatti dal nostro Governo con i Paesi interessati. Perché i clandestini vengono in Italia? Perché vedono la TV che mostra ricchezza, pensano che si stia bene, che troveranno senza difficoltà un posto di lavoro “pulito”, che potranno integrarsi perfettamente. Purtroppo per noi e per loro, sappiamo che non è così ed i clandestini si trovano costretti a pagare delle cifre enormi per venire in Italia ed essere rispediti poco dopo nel Paese d’origine.
Propongo una possibile soluzione che non prevede costi esorbitanti per lo Stato. La proposta è questa: ideare e creare degli spot-documentari istituzionali che mostrino la reale situazione italiana. Si dovrebbe comunicare che ciò che si vede in TV non corrisponde alla realtà e che chiunque volesse venire in Italia con gommoni o simili mezzi sperando in un futuro migliore sprecherebbe i propri soldi. Uno spot di questo genere, dal costo molto ridotto, dovrebbe raccogliere delle testimonianze in pillole di persone che sono sbarcate in Italia e successivamente rimpatriate mostrando semplicemente che cosa accade quando un mezzo di fortuna sbarca sulle coste italiane. Lo spot, poi, dovrebbe essere trasmesso sulle maggiori TV dei Paesi interessati, eventualmente con le traduzioni necessarie. Non penso di essere un utopista, resta da vedere se i Paesi destinatari dello spot accetterebbero una cosa simile.
Sarei felice se qualche parlamentare, ministro, o qualche loro collaboratore, dopo aver letto questo articolo, proponesse nelle sedi adeguate un provvedimento del genere.
I costi per lo Stato italiano diminuirebbero: meno spese di rimpatrio, meno spese alla Difesa, meno spese assistenziali.
I costi per i clandestini si azzererebbero: niente più soldi in fumo…
Detto ciò, sarebbe poi necessario ridisegnare una politica dell’immigrazione nel nostro Paese, fondamentale per il nostro e per il loro (clandestini) futuro.
Cosa ne pensate?

lunedì, maggio 22, 2006

Il voto all’estero è discutibile?

Berlusconi ha perso (e ancora non l’ha riconosciuto) le elezioni ma sicuramente non ha perso la voglia di rimanere il protagonista nello scenario politico italiano. L’ultima sparata riguarda l’opportunità di far votare gli italiani all’estero nelle prossime elezioni. Secondo Berlusconi, gli italiani all’estero “non pagano le tasse, è piuttosto discutibile che possano votare”. Dopo aver combattuto per lungo tempo e dopo aver ottenuto il risultato atteso, Tremaglia dovrà fare i conti con il capo della sua coalizione. Azzardo un’ipotesi: può essere che Berlusconi non voglia più far votare gli italiani all’estero essendo stati questi ultimi la causa della sua sconfitta al Senato? E’ l’unica ipotesi possibile perché l’affermazione secondo la quale gli italiani all’estero non dovrebbero votare non essendo contribuenti del fisco italiano è semplicemente assurda e si rivelerebbe un’arma a doppio taglio per l’ex Premier. Infatti, secondo il suo criterio, quasi tutta la sua base elettorale dovrebbe essere privata del diritto di voto e ciò precluderebbe in modo definitivo un’eventuale ritorno del Cavaliere in politica…

venerdì, maggio 19, 2006

I fischi alla democrazia: fiducia al Senato

Il seguente spezzone di articolo è relativo al 1994, anno in cui Berlusconi ottenne la sua prima vittoria alle elezioni politiche.
“…Berlusconi ha ottenuto alla Camera, una discreta maggioranza, non così al Senato, dove ha un vantaggio molto esiguo; virtualmente un solo voto, cioè seggi 159 contro 153 dell'opposizione, cioè con 2 astenuti (Spadolini e Taviani) e 4 assenti volontari C. Gori, Grillo, Zanoletti e Cusamano. Decisivi il voto dei senatori a vita COSSIGA, AGNELLI, LEONE…”
Oggi è accaduto qualcosa di simile rispetto all’episodio sopraccitato, nel senso che Prodi al Senato ha ottenuto la fiducia raggiungendo 165 voti grazie al voto di sette senatori a vita. I voti contrari sono stati 155. La differenza fra oggi ed il 1994 è rappresentata dai fischi ricevuti dai senatori a vita fra i quali Scalfaro e Ciampi.
Berlusconi: "I senatori a vita hanno fatto qualcosa che era profondamente immorale secondo la coscienza della nostra parte politica"
Che Berlusconi possa parlare di moralità mi sembra dubbio. Forse lui e la sua parte politica appartengono ad un ordine monastico di clausura? Non mi sembra affatto! Lasci stare questioni morali e di coscienza…
Biondi (FI) : “Con il soccorso bianco dei nonni della patria, i senatori a vita, compreso Ciampi e con gli eletti all'estero la maggioranza che non c'è è divenuta la maggioranza, che per ora, c'è…”
Se parla di nonni dovrebbe prima dare un’occhiata alla sua carta d’identità. Infatti il senatore è nato nel 1928, ha 78 anni, non proprio un ragazzino… Ci mancherebbe altro che i senatori eletti all’estero non potessero votare! Si sarebbe offeso Tremaglia…
A voi i commenti sui commenti dei politici…Dico soltanto che in una democrazia ognuno ha il diritto ed il dovere di esprimere il proprio parere, altrimenti i senatori a vita si potrebbero anche eliminare del tutto. Finchè sono senatori hanno ed avranno il diritto di votare secondo la loro coscienza. Nel 1994 Berlusconi aveva ottenuto la fiducia nello stesso identico modo e quindi risulta evidente come la CDL, ora che è all'opposizione, strumentalizzi il voto dei senatori a vita…Vergognatevi dei fischi, W la democrazia!

giovedì, maggio 18, 2006

Auguri al nuovo Governo!

Da ieri l’Italia ha ufficialmente un nuovo Primo Ministro, Romano Prodi, ed un nuovo esecutivo formato da ben 25 Ministri di cui 2 Vice-Premier: Rutelli e D’Alema. Niente di nuovo, si sapeva già che Romano Prodi sarebbe stato il nuovo Premier ma ieri, dopo le consultazioni di rito, il neoeletto Presidente della Repubblica Napolitano ha dato ufficialmente l’incarico a Prodi di formare il Governo. Non vorrei entrare nel merito delle decisioni di Romano Prodi nell’assegnare i Ministeri e mi limito a constatare che, nonostante i proclami pre-elettorali, sono soltanto 6 le donne Ministro. Detto ciò, sono contento che l’Italia abbia un nuovo Governo che, mi auguro, possa agire in forte discontinuità con quello appena passato. Il compito di Prodi non sarà semplice a causa della esigua maggioranza di senatori ma è compito suo tenere unita l’Unione al fine di evitare imbarazzanti sconfitte al Senato. Un primo passo verso l’unità è stato assicurato dall’assegnazione del Ministero della Giustizia a Mastella, il più polemico e destabilizzante leader dell’attuale maggioranza. Speriamo che il fatto di essere Ministro responsabilizzi Mastella e non lo induca a fare scenate fuori luogo. La sfida con il futuro è aperta e l’unica richiesta che faccio al nuovo Governo è quella di realizzare e mettere in pratica tutte le promesse ed i programmi che sono stati proposti in campagna elettorale senza nascondersi dietro le solite scuse che tutti i Governi trovano quando non riescono a dar seguito alle promesse fatte. Auguri Prodi, buon lavoro!

martedì, maggio 16, 2006

Nulla da nascondere?

Beppe Pisanu, ministro dell’Interno uscente, ha affermato di non aver nulla da nascondere in merito alle intercettazioni rese pubbliche nella giornata di oggi. Stando ai fatti, Pisanu chiese un aiuto a Moggi per salvare la Torres (squadra di Sassari che milita in C1) da una possibile retrocessione.
In una prima telefonata Pisanu parla con Moggi che avrebbe dovuto ricevere il presidente della squadra. In seguito a quella chiamata la Torres vincerà in trasferta dopo due anni. In una successiva telefonata Pisanu parla anche di un arbitro poco gradito: “…se lo potevano tenere da qualche altra parte”. Luciano liquida il tutto rassicurando il Ministro: “Va bè, ora me la vedo io”.
Non essendo un giudice non mi permetto di sentenziare e di affermare che vi sia la presenza di un reato penale ma qualche dubbio in merito alla totale pulizia dei discorsi sopraccitati lo nutro. Penso che qualcosina da nascondere il Ministro Pisanu ce l’abbia, magari non così grossa, ma comunque preoccupante. Dalle telefonate emerge un intreccio pericoloso fra politica, affari e calcio, peraltro ipotizzato da molti prima che scoppiasse lo scandalo. Il punto è questo: perché un Ministro dovrebbe chiamare Moggi per cercare aiuti in favore della Torres (o di qualsiasi altra squadra)? Nessuno dovrebbe chiamare qualcuno per ottenere favori a vantaggio di una squadra, o sbaglio? Se i campionati fossero totalmente puliti che senso avrebbe cercare aiuti? Ogni squadra vincerebbe o perderebbe una partita in base alla forza dimostrata sul campo, grazie ad un colpo di fortuna o, al limite, anche grazie ad un errore arbitrale in buona fede. In una situazione idilliaca come quella descritta i favori e gli aiuti non sarebbero contemplati perché non servirebbero! Anche il modo in cui Moggi termina la telefonata (“Va bè, ora me la vedo io”) fa venire in mente lo stile di un capo mafia molto potente che sa come aggiustare le cose. Ecco, dunque, quali sono i miei dubbi riguardo alle intercettazioni fra Pisanu e Moggi: nulla di gravissimo ma sicuramente neanche nulla di pulitissimo…

lunedì, maggio 15, 2006

“Mi hanno ucciso l’anima…”.

Questa è stata una delle frasi pronunciate dal Sig. Moggi ieri durante la sua ultima conferenza stampa in veste di Dg della Juventus. Poverino Lucianino, ti hanno ucciso l’anima…E chi sono questi sporchi mostri che ti hanno ferito così tanto? Bastardi! Gliela faccio pagare io, ti difenderò io da chiunque provi ad ucciderti l’anima ancora una volta! C’è un sacco di gente senza cuore in questo mondo, caro Luciano, ed io sarò sempre al tuo fianco per difenderti da questi brutti ceffi senza morale e senza scrupoli. Avrei però un dubbio: a chi ti riferisci? Chi è che ti ha ucciso l’anima? I giornalisti, i magistrati, i traditori, i giocatori? Ho l’impressione che la tua anima te la sia uccisa da sola con tutte quelle telefonate compromettenti ed imbarazzanti. E’ come quando si prende una multa per eccesso di velocità, si viene fermati dalla polizia, e nonostante non si abbia un millesimo di ragione si protesti lo stesso lanciando imprecazioni ai poliziotti rei di aver fatto rispettare la legge… Luciano, hai perfino avuto il coraggio di protestare contro le cattiverie dette sul tuo conto, non accorgendoti di quante tu, in prima persona, ne hai dette e fatte agli altri. Mi pare che non ci possano essere dubbi sul contenuto delle intercettazioni, anche se la condanna definitiva non spetta a me. Ritengo, però, che anche se Moggi fosse assolto, le intercettazioni rimarrebbero un fatto gravissimo e preoccupante.
Ora, veniamo alla festa della Juventus per la conquista dello scudetto n.29. Come definirla? Patetica, sconcertante, immorale, irrispettosa, fuori luogo, esagerata. Si sa che Capello è una testa di …ma dispiace che giocatori come Cannavaro e soprattutto Del Piero si siano lasciati trasportare dalla festa bianconera minimizzando sull’accaduto e dicendo di voler aspettare con fiducia l’esito delle indagini. Forse è inevitabile che sia stato così, ci sarebbe voluto un bel coraggio ad andare controcorrente ma avrebbero potuto perlomeno tacere sull’argomento. Ripeto: tacere! I giocatori e l’allenatore hanno parlato di scudetto meritato sul campo ma, dico io, quanto cazzo di coraggio ci vuole per dire una cosa del genere dopo ciò che è successo? Stessa cosa per i tifosi juventini che hanno festeggiato come se niente fosse accaduto. Qualcuno, per la verità, ha contestato la triade all’arrivo a Torino dove i festeggiamenti sono comunque stati in tono minore rispetto agli anni scorsi. Meglio così, esiste ancora qualche tifoso che mette da parte la fede e riconosce i fatti per quello che sono. Purtroppo, però, ne esistono ancora tanti, e ieri ce ne siamo accorti, che pur di vincere sono disposti anche ad infrangere le regole. In tal senso è stato eloquente lo striscione che recitava: “Il fine giustifica i mezzi, grazie triade”. A voi i commenti…

venerdì, maggio 12, 2006

Il Campionato più ladro del mondo.

Rischia di diventare questa la frase che sostituirà in breve tempo la più celebre “Il Campionato più bello del mondo”. Ogni minuto che passa per il mondo del calcio è come un coltello che affonda la sua lama sempre più in profondità nella carne viva. Intercettazioni, denunce, Moggi, Giraudo, Carraro, partite comprate, arbitri minacciati, moviolisti influenzati, dimissioni, designatori-calciatori-arbitri indagati, scommesse su alcune partite. Questa la sintesi di ciò che sta accadendo in queste ore nel mondo del calcio. A dire la verità, i primi sospetti erano emersi in occasione della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche effettuate dalla Procura di Torino. Inizialmente si pensava a qualche battuta scherzosa e poco più, ma in questi giorni anche le Procure di Napoli e Roma hanno rivelato numerosi nuovi nomi emersi nelle rispettive inchieste. In realtà, fin dal primo giorno era ipotizzabile(e non solo io) uno scenario del genere che, tuttavia, è ancora agli inizi. Che bella figura faremo ai Mondiali, che bella figura faremo all’estero a prescindere dai Mondiali, che bella figura farà il calcio italiano agli occhi degli italiani! Già da tempo era stata proclamata la crisi del calcio, supportata da alcuni dati di fatto come il progressivo decremento degli spettatori negli stadi. Con le notizie di questi giorni il calcio ha perso tutta la sua credibilità e sinceramente faccio fatica a leggere commenti da parte di qualche persona che dice che finchè non ci saranno delle condanne tutto rimarrà al livello di semplici commenti e battute. Ma vogliamo scherzare? E’ ovvio che è in corso un vero e proprio terremoto dal quale si salveranno in pochi. Speriamo soltanto che le sentenze della giustizia sportiva (e non) abbiano gli stessi effetti di quelle precedenti. Speriamo, quindi, che in caso di illeciti sportivi confermati si adotti lo stesso metro di giudizio che ha portato il Genoa dalla serie A alla C1 (non sono genoano, è un esempio). Speriamo che si abbia il coraggio di spedire i grandi club come la Juventus ed il Milan (peraltro già retrocesso negli anni 80 per illecito sportivo) nelle categorie inferiori in caso, ripeto, di provato illecito. Non è accettabile nessun tipo di giustificazione data in base alla propria fede calcistica, pertanto è auspicabile che i tifosi delle squadre coinvolte, Juventus in primis, condannino gli episodi senza se e senza ma.

giovedì, maggio 11, 2006

La qualità della vita a Roma

Mentre ero intento a gustare un’ottima tazzina di caffè in un bar, sfogliando un giornale mi sono casualmente imbattuto in un trafiletto nel quale si diceva che, secondo il CER (Centro Europa Ricerche), Roma sarebbe seconda a Vienna nella classifica sulla qualità della vita. Ho avuto un improvviso sussulto che mi ha fatto andare di traverso il caffè rischiando perfino di rovesciare la tazzina. Inoltre, secondo il CER, il 90% dei romani avrebbe dichiarato di vivere in una città sicura caratterizzata da un’ottima qualità della vita. Purtroppo il trafiletto era talmente breve che non ho potuto approfondire i parametri in base ai quali era stata redatta la classifica. Ho rispetto dei romani e della città di Roma nella quale ho vissuto per diversi anni e che fra tutte le città che ho visto considero sicuramente la più bella. Per quanto riguarda la qualità della vita, però, nutro seri dubbi sulla veridicità della classifica che, ripeto, vede Roma al secondo posto dietro Vienna! Probabilmente gli impiegati del CER non hanno mai vissuto a Roma e soprattutto non hanno incontrato problemi di questo tipo:

1. Totale insufficienza di parcheggi, soprattutto al centro (intendo la zona al di fuori della ZTL durante il giorno).
2. Manto stradale prossimo al collasso, killer dei motorini; campi da golf ovunque.
3. Traffico caotico, disorganizzato e chiassoso all’inverosimile.
4. Traffico congestionato e file interminabili per chi vuole raggiungere i locali di Testaccio/Ostiense il sabato sera passando per il Lungotevere.
5. Parcheggiatori abusivi ovunque.
6. Mezzi di trasporto pubblici in ritardo, super affollati e insufficienti.
7. Metropolitana obsoleta (attendendo il rinnovo già cominciato delle carrozze).
8. Smog elevato e aria quasi irrespirabile.
9. Problemi legati alla burocrazia pubblica (ma presenti su tutto il territorio nazionale).
10. Carissima dopo l’entrata dell’Euro.
11. Deviazioni e sensi unici che fioriscono e spariscono senza motivo.

Chi ne avesse altre da aggiungere è pregato di farlo.

Bastano la stupenda città, la gente simpatica, la buona cucina e le numerose iniziative culturali a far arrivare Roma seconda dopo Vienna? Un appello agli impiegati del CER: visitate altre città oltre a Vienna e Roma, perché non fate un salto a Stoccolma?

mercoledì, maggio 10, 2006

Auguri Giorgio, ma il metodo?

Tanti auguri al nostro nuovo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Al quarto scrutinio, in cui bastava la maggioranza assoluta, finalmente è stato eletto il successore di Ciampi con 543 voti, praticamente tutti quelli dell’Unione. Anche questa volta, però, l’elezione del capo dello Stato è stata oggetto di polemiche fra il centrodestra ed il centrosinistra. Secondo la CDL, il metodo adottato in questa occasione non ha ricalcato quello relativo all’elezione di Ciampi, cioè quello basato su una rosa di nomi da valutare in maniera unitaria da entrambe le coalizioni. Inoltre, sempre secondo la CDL, non è stato dato seguito alle invocazioni unitarie pre-elettorali di Prodi. L’Unione, dal canto suo, ha proposto inizialmente la candidatura di D’Alema che però è stata quasi subito ritirata per lasciare spazio ad un nome più istituzionalmente qualificato e meno tacciabile di militanza politica quale quello di Napolitano. Secondo la CDL, però, l’Unione avrebbe imposto un candidato senza fornire alcune possibili alternative individuate dalla CDL stessa come Amato, Marini, Monti. La CDL ha praticamente contestato il metodo, non la persona.
Anch’io ritengo che l’Unione non abbia agito in maniera corretta in questo caso pur presentando un candidato largamente condiviso sul piano personale anche dalla CDL. Perché creare polemiche e fratture anche per l’elezione del capo dello Stato? Non sarebbe stato meglio dare continuità al discorso sull’unità evocato da Prodi? E’ chiaro che uno strappo di questo genere prima o poi si ritorcerà contro la sinistra stessa che verrà accusata di aver voluto occupare tutte le posizioni di potere senza concedere il dialogo all’opposizione. Probabilmente la CDL avrebbe votato Napolitano se egli fosse stato inserito in una rosa di nomi e non presentato come unico candidato. Se la CDL nella scorsa legislatura ha sbagliato, l’Unione aveva, ha ed avrà il compito di dare il buon esempio. Peccato, dunque, e auguri a Giorgio Napolitano, il nuovo Presidente di tutti gli italiani.

Grazie a Liberoblog che ha pubblicato l'articolo sulle bandiere blu nel suo portale.

martedì, maggio 09, 2006

Bandiere blu, sarà vero?

Anche quest’anno la Fee (Federazione dell’educazione ambientale) ha “consegnato” ai diversi mari europei le bandiere blu, che dovrebbero essere basate sulla pulizia delle acque calcolata in base ad alcuni indicatori. Il risultato ha premiato la Spagna con 104 bandiere seguita dall’Italia che ne ha collezionato 90, proprio come nell’anno precedente. Tra le regioni italiane la Toscana si è piazzata al primo posto con ben 14 premi assegnati mentre all’ultimo posto, a pari merito con una sola bandiera, si sono piazzate Basilicata, Molise e Sardegna. Scusa ho letto bene? La Sardegna? Pare di si, l’isola più bella d’Italia e una fra le più belle al mondo (dal punto di vista del mare e delle spiagge) ha ricevuto soltanto una misera bandiera. Avendo personalmente visto dal vivo numerose spiagge sarde, mi chiedo come sia stato possibile un risultato del genere, vista anche l’enorme superficie bagnata dal mare, immensamente superiore a Basilicata e Molise. E’ legittimo avere dei dubbi sul metodo adottato nel momento in cui vedo che spiagge come Rimini, Misano, Cattolica, Lignano Sabbiadoro, Jesolo, tutte visitate da me in persona, hanno ottenuto una bandiera? Forse l’unica bandiera che può essere assegnata a Rimini è quella gialla, per le altre località non saprei nemmeno…Probabilmente l’attribuzione dei premi è stata fatta dopo una notte passata nei locali notturni delle località sopra indicate e, secondo alcune indiscrezioni, le bandiere si riferirebbero proprio alla densità di locali notturni presenti in una determinata area turistica. Scherzi a parte, chiedo a voi se sia legittimo avere dei dubbi in merito, presentandovi nella foto una bellissima spiaggia della Sardegna, precisamente Villasimius.

Napolitano Presidente

lunedì, maggio 08, 2006

Luciano, siamo tutti con te!

Questa la frase impressa sugli striscioni ieri pomeriggio in occasione del match Juventus-Palermo (2-1). Nonostante la condanna dei gravi episodi riguardanti le intercettazioni da parte di Carraro e l’indignazione di molti amanti del calcio, alcuni tifosi juventini hanno avuto pure il coraggio di presentare in curva uno striscione del genere. Vergogna! Per quanto ancora non si sia profilato un vero e proprio reato penale a carico di Moggi e compagnia, ciò che è accaduto non può essere considerato come un semplice scambio di battute fra dirigenti, designatori e arbitri. C’è qualcosa di più che ancora bolle in pentola e che presto verrà fuori. Alcuni affermano che, in realtà, le volontà di Moggi si riferirebbero a partite amichevoli e per ora è questo ciò che emerge soprattutto, ma è altrettanto probabile che interferenze di questo genere non siano state un semplice episodio isolato. Se fossi stato un tifoso juventino mi sarei vergognato dell’accaduto e non avrei certamente difeso il boss Luciano. Ritengo che sia nell’interesse di tutti i tifosi juventini desiderare chiarezza e pulizia e non permettere che la loro squadra sia considerata come una ladra in ogni stadio d’Italia in cui gioca. Prima di dare giudizi e condanne approssimative, però, aspettiamo il pronunciamento della giustizia sportiva e non, e soprattutto aspettiamo ulteriori rivelazioni e intercettazioni che possano dare un quadro più chiaro della situazione attuale di questo calcio malato.

giovedì, maggio 04, 2006

Il calcio trema.

E’ da tempo immemorabile che si sente parlare di favori arbitrali concessi alle grandi squadre, soprattutto Juventus e Milan, di sudditanza psicologica e di una serie di decisioni discutibili sempre a favore dei grandi club. C’è chi ha sempre negato l’esistenza di favoritismi, difendendo il mondo del calcio e la sua integrità morale. C’è chi ha sempre negato la sudditanza psicologica degli arbitri sostenendo, inoltre, che alla fine le grosse squadre, con o senza favori, comunque vincerebbero essendo più forti. C’è, invece, chi ha tentato in qualche modo di scoperchiare la pentola bollente del mondo del pallone con esiti poco rilevanti. Per esempio, il famoso allenatore boemo Zdenek Zeman aveva posto all’attenzione mediatica la questione relativa all’uso del doping nelle squadre di calcio accusando, in particolar modo, la Signora Juventus, poi assolta nel relativo processo. C’è anche chi ha sempre sostenuto l’esistenza di una forte disparità fra il trattamento arbitrale concesso alle grandi squadre e quello concesso alle provinciali. E’ possibile seguire dibattiti di questo tipo più o meno ogni domenica e lunedì nelle varie trasmissioni calcistiche quali la “Domenica Sportiva”, “Controcampo”, “Il Processo di Biscardi”. Ora, il mondo del calcio inizia a tremare dopo le intercettazioni telefoniche, ormai di moda, che hanno visto coinvolti Moggi (dg della Juventus) e Pairetto (designatore arbitrale) e nelle quali sembra che il primo indicasse al secondo gli arbitri da assegnare alla sua squadra in occasione di alcune partite di due anni fa. Si profila un’altra estate bollente, e l’unica cosa che spero sia fatta è un’operazione chiarezza su ciò che è accaduto. Certamente non sarà una questione semplice da affrontare perché si tratta di questioni molto delicate che, se confermate, rischiano di macchiare indelebilmente la credibilità dello sport più amato dagli italiani. Attendiamo ulteriori notizie ed indagini che possano rendere il prossimo campionato di calcio più equo e meritocratico. E’ giusto che vinca chi dimostra la propria forza sul campo e non chi dimostra la propria forza nel sapersi scegliere gli arbitri.

mercoledì, maggio 03, 2006

Via! Berlusconi non c'è più.

Se n’è andato, è finita, Berlusconi non è più il Presidente del Consiglio da ieri, 2 maggio. Sono stati 5 anni di censure, leggi ad personam, leggi ad amicum, condoni, crisi economica, guerra al terrorismo, insulti, scioperi, caro prezzi. Salutiamo con soddisfazione le dimissioni dell’ormai ex Presidente, non ne potevamo più, ma teniamo presente che questa soddisfazione lascia il posto ad una grossa aspettativa per il futuro governo. Un’aspettativa fondata sulle promesse fatte dall’Unione in campagna elettorale, promesse che si sono basate sul concetto di unità della coalizione. In occasione del primo appuntamento, l’elezione del presidente del Senato, purtroppo si è intravisto un segno di leggera spaccatura, che sta continuando in questi giorni con la disputa Mastella-Bonino riguardante l’assegnazione del Ministero della Difesa. Berlusconi dice che sarà rimpianto, io dico a Prodi una sola cosa: fai in modo che ciò non avvenga!!!

martedì, maggio 02, 2006

I fischi democratici alla Moratti

Ieri, ancora una volta dopo il 25 aprile, “la ministra” Moratti è stata fischiata in occasione delle celebrazioni del 1 maggio, festa dei lavoratori. Solite polemiche della CDL che non sa più veramente che cosa affermare dopo essere stata battuta anche al Senato con una discreta maggioranza (165 a 156) più numerosa rispetto alle previsioni (158 a 156). Torniamo ai fischi di ieri tanto criticati perfino da Prodi che ha condannato l’episodio. La stessa Moratti ha commentato i fischi affermando che anche questi sono un segno di democrazia. E’ ovvio che il centrosinistra condanni l’episodio altrimenti si beccherebbe una raffica di infinite accuse ed insulti dalla CDL ma ritengo che, tutto sommato, molti esponenti del centrosinistra non siano stati poi troppo dispiaciuti dell’episodio. Personalmente, non trovo nulla di strano nei fatti accaduti ieri a Milano, e concordo con la Moratti dicendo che anche per me i fischi sono stati un segno di democrazia. Anziché criticare i fischi perché la CDL non si preoccupa di capire perché sono stati fatti? Perché la CDL non organizza delle manifestazioni significative per il 25 aprile e per il 1 maggio? In fondo tutti (o quasi) siamo antifascisti e lavoratori, compresi molti elettori che votano la CDL. Se le manifestazioni del 25 aprile e del 1 maggio vengono snobbate dalla CDL è ovvio che se un loro esponente appare ad una manifestazione del genere non può non essere fischiato, considerato il clima di tensione politica ancora presente nonostante le elezioni siano terminate. Nel caso della Moratti per due motivi. Primo per le scelleratezze compiute con le sue riforme scolastiche. Secondo, perché rappresenta la CDL, quella più borghese, classista, fighetta, snob, così distante dalla realtà dei lavoratori. Forse c’è un terzo motivo: la CDL (FI e Lega in particolare) non ha ancora riconosciuto la vittoria dell’Unione alle elezioni. Ecco, dunque, perché secondo me sono arrivati i fischi che, in fondo, non hanno mai fatto male a nessuno e possono rappresentare un momento di riflessione per chi li ha ricevuti. Finchè si rimane nell’ambito dei fischi va tutto bene, l’importante è lasciare fuori la violenza.

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